A Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, e senatrice a vita, oggi nel Giorno della Memoria, verrà conferita la cittadinanza onoraria di Rovigo e di Adria.
Ci saranno anche molte altre iniziative per ricordare le tante vittime della Shoah. Nel 2005 l’Assemblea delle Nazioni Unite designò Giorno della Memoria il 27 gennaio come ricorrenza internazionale per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto.
In quel giorno del 1945 infatti, le truppe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i prigionieri e aprendo agli occhi del mondo l’orrore del genocidio nazi-fascista.
Il sindaco Edoardo Gaffeo, con il mandato unanime del consiglio comunale, ha così inviato alla senatrice Segre un video, attraverso il quale conferendole la cittadinanza onoraria, le ha dato il benvenuto tra i cittadini di Rovigo:“…come segno tangibile di vicinanza e solidarietà e, altrettanta ferma condanna per gli episodi di violenza, odio, razzismo e antisemitismo di cui lei purtroppo è stata vittima negli ultimi mesi. Ancora grazie pertanto per il suo operato nel coltivare la forza della Memoria, che lei stessa ha definito vaccino prezioso contro l’indifferenza”.
Il sindaco di Adria, Omar Barbierato, nel pomeriggio farà altrettanto attraverso una videocerimonia sulle pagine social del comune.
Segnali di saldezza delle istituzioni, dopo una serie di episodi gravi come l’incursione di stampo squadrista ieri mattina durante un videoincontro all’istituto tecnico “Primo Levi”, di Badia Polesine con Rachele Cicogna, nipote si Lala Lubelska, sopravvissuta ai campi di concentramento o le frasi offensive rivolte alla senatrice Segre su Facebook dal referente locale di Forza Nuova, o ancora le scritte fasciste apparse ad Adria.
Anche la Consulta provinciale degli studenti si è schierata contro quelli che sono stati definiti atti ignobili: “…di fronte a simili vicende, dobbiamo rendere questo momento utile a tutta la comunità, ragionando su ciò che ci rende umani, abbracciando l’amore e non arrendendoci alla banalità del male”.