Giovani senza soldi: in Italia gli under 30 guadagnano solo 14.000 euro l’anno

I giovani senza soldi in Italia sono tantissimi: gli under 30 infatti, hanno uno stipendio medio di soli 14.000 euro all’anno.

Giovani senza soldi
Giovani senza soldi

Essere giovani in Italia non è un gioco da ragazzi, anzi, tutt’altro. Infatti, un dato allarmante che emerge da un recente studio, ha evidenziato come nel nostro Paese, lo stipendio medio annuale di un under 30 ammonta appena a 14.000 euro, lordi ovviamente. Si tratta di una cifra bassissima, che spiega molte cose.

Giovani senza soldi

A lanciare l’allarme che riguarda i giovani, e i loro stipendi, è stato l’INPS, che pochi giorni fa ha pubblicato il suo rapporto annuale. Quello che disegna è un quadro a dir poco preoccupante per chi ha meno di 30 anni e decide di vivere in Italia. Infatti, dai dati emerge che i lavoratori under 30 nel nostro Paese guadagnano molto meno della media nazionale, e nello specifico il loro stipendio medio annuale ammonta a soli 14.000 euro lordi. Un lavoratore più adulto prende invece circa 26.000 euro all’anno, ossia circa 12.000 euro in più. Si tratta di un divario enorme, che diminuisce solamente nel settore pubblico.

Qui, lo stipendio medio annuale arriva a circa 21.000 euro, una cifra sicuramente più alta, ma ancora troppo bassa per permettere ai più giovani di costruirsi un futuro e di rendersi indipendenti dai genitori. Solamente il 25% dei giovani in Italia percepisce uno stipendio superiore a 2.000 euro lordi, e questi devono considerarsi fortunati, anche se, anche con questa cifra, comprare una casa e sostenere il caro vita rimane difficile.

Stipendi bassissimi per gli under 30

Stipendi bassissimi per gli under 30
Stipendi bassissimi per gli under 30 – Venetoreport

Stando così le cose, non stupisce affatto che i giovani italiani siano tra gli ultimi in Europa a lasciare la casa dei genitori, nonostante la crescita salariale che c’è stata per loro dal 2019. A spiegare come mai ci sia così tanta differenza tra gli stipendi dei lavoratori più giovani e quelli dei più anziani, ci sono diversi fattori. Innanzitutto, il mercato del lavoro attuale tende a sfruttare fino all’inverosimile chi entra nel mondo del lavoro, con tirocini non retribuiti, rimborsi spese irrisori e annunci poco trasparenti. Inoltre, anche a livello orari, ai giovani sono richiesti sforzi nettamente maggiori, spesso senza un riscontro in busta paga.

La gavetta, come si sa, è ben altra cosa, e questa situazione sta portando moltissimi giovani a scegliere di andar via dall’Italia, e trasferirsi altrove, dove le loro capacità e conoscenze non solo sono sfruttate in modo migliore, ma dove gli viene riconosciuto un compenso equo e commisurato. Per un giovane con meno di 30 anni, oggi è quasi impossibile comprare una casa, e spesso anche andare in affitto, figuriamoci metter su famiglia. Continuando così, non ci sarà da stupirsi se le nascite diminuiranno ancora e diventeremo davvero, un paese per vecchi!

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