C’è inoltre “l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l’obiettivo di concludere nei prossimi giorni” l’approvazione della riforma, dice il ministro Marta Cartabia parlando fuori da Palazzo Chigi dopo il Cdm.
“Abbiamo apportato degli aggiustamenti, come annunciato la scorsa settimana con Draghi, alla luce del dibattito molto vivace che si è sviluppato in queste settimane sia da parte delle forze politiche che degli operatori e degli uffici giudiziari che saranno i primi ad essere chiamati alla grande sfida di implementare una riforma così significativa e innovativa nel nostro Paese – insiste il ministro Cartabia che chiarisce -. L’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo”.
Letta si dice soddisfatto dell’equilibrio raggiunto: “Riforma della giustizia che si avvicina all’Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia. Cartabia ha trovato il giusto equilibrio per superare la riforma precedente senza scadere nell”impunità. Ci siamo spesi per l’accordo. Ne siamo contenti”, scrive in un tweet.
“Soddisfazione per la riforma della Giustizia: come chiesto dalla Lega, non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale. E ora avanti tutta con i referendum che completeranno il profondo cambiamento chiesto dai cittadini”, dicono Matteo Salvini e Giulia Bongiorno.