Nell’area delle Terme Euganee, gli alberghi che hanno deciso di tenere aperto per la stagione natalizia, rimettendosi in gioco e reinventandosi, si sono resi attrattivi per tutte quelle persone che potendo concedersi qualche giorno di vacanza, hanno scelto di trascorrere un soggiorno rilassante, all’insegna del benessere e della buona cucina.
Massima attenzione è stata dedicata a tutte la norme anti-covid, per tutelare al 100% sia i clienti che i dipendenti, anche nell’accesso alle terme, dove oltre alla misurazione della temperatura, si accede solo dopo aver fatto un tampone rapido, per fare in modo che chiunque possa sentirsi sicuro.
Dopo l’obbligo per legge del cenone servito rigorosamente in camera, senza botti o brindisi collettivi, da oggi si potrà tornare alla normalità, con i pasti serviti regolarmente al ristorante, sempre nel rispetto delle norme anti-distanziamento.
Tutto il settore è stato messo a dura prova dall’emergenza pandemica, con effetti devastanti sia per il sistema delle imprese, che per i lavoratori del settore, compresi gli stagionali e per questo Federterme chiede a gran voce al governo di intervenire, con un impegno preciso nei confronti di un comparto fondamentale sia per l’economia del territorio, che per la sanità pubblica.
Bisogna assolutamente salvaguardare la continuità aziendale, anche in considerazione delle tante strutture che sono state costrette a chiudere per sempre, ma anche preservare l’occupazione.
Ci vogliono ristori adeguati e ammortizzatori sociali per non perdere le professionalità e le competenze esistenti. Si chiede un Tavolo tecnico con il governo, per condividere i problemi del settore, cercando di individuare misure specifiche e urgenti per fronteggiare la situazione e per il rilancio di tutto il comparto.