Mauro Scagliarini, imprenditore bellunese, titolare della “Legno&Sole”, azienda specializzata nei rivestimenti esterni in legno, è colui che ha saputo trasformare i tronchi abbattuti dalla tempesta Vaia, in un “monumento alla sostenibilità”, vestendo il Green Pea, di Torino, l’ultima creatura nata dalla mente del “guru del Made in Italy”, Oscar Farinetti, titolare della catena internazionale “Eataly”.
Sembra che siano bastati pochi attimi per convincere Farinetti, che la realizzazione di Scagliarini, sarebbe stata il vestito giusto per il suo contenitore di eco-sostenibilità, un vero e proprio tempio al rispetto dell’ambiente, all’interno del Lingotto di Torino, interamente dedicato alla bellezza e al piacere del vivere in modo sostenibile, abbinato alle eccellenze italiane.
La furia di quella specie di tornado che si era abbattuto due anni fa nel Bellunese, distruggendo meravigliose foreste armoniche, aveva lasciato dietro di sé centinaia di migliaia di “schianti”, così Scagliarini aveva pensato di utilizzare parte di quei legni per fare qualcosa di speciale, ne aveva parlato con Farinetti, il quale si era subito appassionato all’idea, dando all’imprenditore bellunese mandato pieno.
Il materiale però era scadente, perché si trattava prevalentemente di abete rosso, un albero incantevole da contemplare nel bosco, ma con un legno considerato poco nobile e soprattutto poco adatto agli esterni, così si è deciso di sottoporlo ad un termo-trattamento a oltre 200 gradi di temperatura, fino a renderlo inerte, ossia in grado di non modificarsi e di resistere alle intemperie e, al tempo. Un tipo di procedimento molto usato nei Paesi nordici.
Per il Green Pea sono stati utilizzati quasi 5mila metri quadrati di legname recuperato da circa 1150 piante cadute, poi trasformate in oltre 400metri cubi di listelli, lavorati su misura, per una lunghezza complessiva di 22mila metri lineari, per un valore attorno agli 850mila euro.
L’idea nel frattempo ha messo in moto altre imprese e ha incuriosito molti architetti, che si stanno interessando a questa evoluzione nel modo di costruire. Inoltre, il sodalizio tra Farinetti e Scagliarini si è consolidato ulteriormente, sempre nell’ambito della filosofia “green”, attraverso la costituzione di un’associazione no-profit, “Progetto 2020”, con l’impegno di ripiantare nel Bellunese 20 milioni di alberi, nei prossimi vent’anni.