I pensionati in Italia supereranno gli occupati: la data X è il 2028

Nel 2028 i pensionati in Italia supereranno gli occupati, e cosa succederà dopo? Ecco le previsioni degli esperti: nulla di buono all’orizzonte.

I pensionati in Italia supereranno gli occupati
I pensionati in Italia supereranno gli occupati – Venetoreport

La situazione pensionistica italiana è in un momento critico, e questo in realtà già da diversi anni. Ci troviamo in un momento storico in cui i pensionati aumentano e gli occupati diminuiscono. Proseguendo così le cose, arriveremo nel 2028 che i pensionati saranno più dei lavoratori, e al Sud è già così.

I pensionati in Italia supereranno gli occupati

In Italia il mondo del lavoro è quanto mai critico. Da un lato ci sono i giovani, che non riescono a trovare un lavoro ben retribuito e che spesso devono fare stage e tirocini senza ricevere nemmeno un rimborso spese. Dall’altro ci sono i lavoratori di fascia media, che tentano di tenersi stretto il posto fisso, e infine ci sono i pensionati, che aumentano di anno in anno, nonostante l’aumento dell’età minima pensionabile. Questo fa sì che gli occupati, che invece sono sempre meno, debbano far fronte alle pensioni di una quantità sempre maggiore di popolazione.

Si tratta, quindi, di una situazione tragica. A tirare le somme di questi fattori messi insieme, ci ha pensato uno studio della CGIA di Mestre, che ha evidenziato come nel Sud Italia, già oggi i pensionati sono più degli occupati. Questo, nel 2028, sarà un qualcosa di comune a tutta la Penisola. Infatti, entro 4 anni da oggi, saranno circa 2,1 milioni gli italiani che andranno in pensione e che non saranno sostituiti da altrettanti occupati a causa della crisi demografica.

Le previsioni critiche

Aumentare lavoro per i giovani
Aumentare lavoro per i giovani – Venetoreport

Se oggi infatti non si fanno più figli, domani non ci saranno nuovi lavoratori a sostenere le spese dei futuri pensionati. A monte, c’è sempre la crisi, che impedisce alle giovani famiglie di crescere, e possiamo ritenerci fortunati quando in una famiglia c’è un figlio, perchè in molti decidono di non averne in assoluto. Questo, tradotto in numeri, si può già osservare dai dati INPS del 2022: i lavoratori dipendenti e autonomi erano 23,1 milioni, e le pensioni ammontavano a 22,8 milioni.

Andando avanti nel tempo, la percentuale di crescita degli occupati non riesce a tenere il passo con quella dei pensionati, e secondo Renato Mason, il segretario della CGIA, con un numero sempre maggiore di pensionati e uno sempre minore di lavoratori attivi, le spese pubbliche aumenteranno a dismisura. Dall’altro lato, ci sarà un calo delle entrate fiscali, i conti pubblici saranno a rischio. La soluzione? Tentare di allargare la platea degli occupati creando posizioni di lavoro, soprattutto tra i più giovani e le donne, che attualmente sono ancora in forte svantaggio rispetto alla controparte maschile.

Gestione cookie