Una valanga si è staccata ieri mattina dalla Tofana di Rozes, sopra Cortina, coinvolgendo alcuni scialpinisti, tra i quali una donna, travolta e trascinata dalla massa di neve. I soccorritori sono riusciti per fortuna ad individuarla in tempo, dato che la donna è rimasta fuori dalla neve, e l’hanno recuperata. Ora le stanno prestando le prime cure. La slavina si è staccata a circa 2.700 metri di quota, 200 metri sopra il Rifugio Giussani. Il bilancio poteva essere ben più grave.
Sempre ieri in mattinata, alle 10.40, è scattato il secondo allarme per una valanga sul Passo della Sentinella, al confine tra la provincia di Belluno (Comelico Superiore) e quella di Bolzano (Alta Val Pusteria). È stato inviato il Pelikan di Bolzano e l’elicottero dell’Air Service Center ha subito portato l’unità cinofila del Sagf che aveva terminato di operare a Cortina, per poi provvedere al trasporto in quota di una squadra della Val Comelico e del Sagf.
Si ipotizza che il ragazzo di 28 anni, mentre saliva con sci e pelli lungo un canale, abbia probabilmente originato un piccolo distacco di superficie che gli ha fatto perdere l’equilibrio. Lo scialpinista è quindi caduto ed è stato trascinato dalla neve per circa 300 metri. Con una ferita alla gamba e possibili traumi, lo sciatore è stato medicato e recuperato dall’equipaggio, poi volato all’ospedale di Brunico. I soccorritori hanno quindi terminato la bonifica della valanga ed escluso ci fossero altre persone. Mentre stavano ultimando le operazioni, in un canale vicino si è staccata un’altra grande valanga e dopo un controllo i soccorritori si sono allontanati.
Date le particolari condizioni di questa primavera, con ancora grandi quantità di neve in quota e temperature elevate, è prevedibile la caduta di altre valanghe, anche spontanee e il soccorso alpino invita alla massima prudenza.