La crisi causata dall’emergenza Covid-19 si fa sentire anche sulle imprese femminili dei territori di Venezia e Rovigo, interrompendone la rincorsa registrata negli ultimi cinque anni. A fine 2020 le imprese rosa attive, secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, sono 19.377 in diminuzione dello 0,9% rispetto all’anno precedente con un andamento leggermente peggiore rispetto a quello delle sedi d’impresa totali (-0,7%). Le imprese femminili rappresentano in totale il 21,3% del sistema imprenditoriale dei due territori e occupano 55.895 addetti, un dato anche questo in forte contrazione rispetto al resto delle imprese locali, con un calo del 4,4% rispetto al 2019.
Il 27,7% dell’ imprenditoria della città metropolitana di Venezia è rappresentato da donne, tra queste il 29,8% ha una carica di titolare e il 30,2% di amministratore, per un totale del 60%, contro il 73,9% per gli uomini. In provincia di Rovigo, dove l’incidenza di imprese femminili è più alta rispetto alla media regionale e nazionale, le donne imprenditrici raggiungono il 28,9% del totale imprenditori, e tra queste il 43,5% ricopre il ruolo di titolare e il 25,4% di amministratore.
“Il Covid non ha fatto differenza di genere ha colpito tutte le categorie e i settori economici del nostro sistema imprenditoriale – commenta Massimo Zanon, presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo – Ma i danni riportati in alcuni di essi hanno purtroppo acuito le disuguaglianze di genere che ancora persistono nella società e nel mondo del lavoro, la battuta d’arresto delle imprese femminili del nostro territorio come per tutto il resto del paese ne è la prova. Negli ultimi cinque anni le donne imprenditrici sia su Venezia che su Rovigo avevano registrato dei cali molto più contenuti rispetto agli uomini. Non possiamo lasciare che questi sforzi e queste conquiste vengano cancellati dalla crisi pandemica, bisogna ripartire dalle donne sostenendo la crescita delle imprese rosa e rafforzando il loro ruolo nel mercato del lavoro”.
Le imprese femminili attive nella provincia di Rovigo sono 5.749 e rappresentano il 24,2% delle imprese totali. I settori dove si registrano più attività sono quelli dell’agricoltura con il 30,8%, il commercio con il 20,6% e gli altri servizi con l’11,1%. Commercio (-38), agricoltura (-38) e attività manifatturiere (-10) sono i comparti dove si registrano però le contrazioni più rilevanti in termini assoluti rispetto al 2019.
Da notare l’aumento di imprese “rosa” in settori considerati tradizionalmente maschili, quali quello delle costruzioni, che cresce di 12 unità (+6,5%), e delle attività di trasporto e magazzinaggio, con 4 unità in più, pari ad un aumento dell’8,3%. Crescono invece le imprese femminili in alcuni settori del terziario, in particolare quelle che svolgono Attività professionali, scientifiche e tecniche, con 5 imprese in più (pari ad un +4,1%) e Istruzione, con 2 aziende in più (+20%).
Il settore con il tasso più alto di presenza femminile rispetto al totale delle imprese del settore, è quello degli Altri servizi, dove l’incidenza raggiunge il 62,3%. In questo settore si concentrano in particolare i servizi per la persona come parrucchiere, estetiste o lavanderie. Seguono i settori delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con un tasso di presenza femminile del 39,3% e il settore della Sanità e assistenza sociale (32,7%).