I giochi olimpici che si sarebbero dovuti tenere nel 2020 a Tokyo, e annullati per i ben noti motivi, non sono ancora sicuri di essere disputati la prossima estate.
Questo, almeno, stando a diversi sondaggi e dichiarazioni di importanti politici del paese del Sol Levante. La capitale Tokyo, così come altre città, sta attraversando una “recrudescenza” dei casi che ha spinto le autorità a prorogare lo stato di emergenza. I numeri sono molto contenuti; ma pare siano bastati a spaventare i cittadini e a rivoltarsi contro l’imminente avvio dei giochi olimpici.
Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, però non ci sta. E ha promesso di adottare la linea dura per far sì che le Olimpiadi si svolgano; in ogni caso. Sul banco degli imputati, la lentezza con cui il Giappone – normalmente considerato alfiere dell’efficienza – sta vaccinando la popolazione.
Se i giapponesi non vogliono vaccinarsi, ma allo stesso tempo hanno paura del Covid, non si vede perché a farne le spese debbano essere le Olimpiadi, Questo, in sintesi, il ragionamento del CIO.
Salvo intoppi, il 23 luglio ci sarà la cerimonia d’apertura.
F.K.