Il gioco d’azzardo in Italia è un mercato ricchissimo, che vale più di 2.000 euro a persona: ecco i dati incredibili del nostro Paese.
Ogni anno in Italia si spendono più di 2.000 euro a persona per il gioco d’azzardo, cifra che sale di anno in anno. Questo, ovviamente, è solamente il dato che riguarda il gioco d’azzardo legale, e viene da chiedersi come mai, ad un aumento di spesa, le entrate per lo Stato non cambiano. Ecco come stanno le cose.
Del gioco d’azzardo in Italia si parla poco o niente, ma questo non vuol dire che sia una realtà inconsistente. Anzi, tutto il contrario stando ai dati di Federcosumatori, basati a loro volta sui dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Infatti, in Italia si spendono più di 2.000 euro all’anno pro-capite per giocare d’azzardo in maniera legale. Questa cifra è divisa tra gioco fisico e gioco online, che ultimamente sta crescendo in modo esponenziale, ed è una somma in costante aumento.
Le entrate dello Stato per il gioco d’azzardo però, rimangono più o meno le stesse, come è possibile? Si tratta di una situazione che deriva da diversi fattori. Da un lato c’è il gioco online, che è tassato in forma inferiore rispetto al gioco fisico. Dall’altra ci sono i siti illegali, che non pagano le tasse o le pagano in maniera decisamente ridotta rispetto al dovuto. Infine, ci sono i casinò che hanno la loro sede fiscale all’estero, il che gli permette di pagare meno tasse in Italia, sborsando solo i soldi della licenza annuale, che si aggira intorno ai 250.000 euro.
Presente da sempre in Italia, il gioco d’azzardo ha vissuto un vero e proprio boom di giocatori durante il lockdown, e da allora non ha più smesso di fare numero enormi. Infatti, ad oggi rappresenta la modalità con cui in Italia si raccolgono più giocate. A questo punto è doveroso fare una raccomandazione, perchè come si sa, il gioco d’azzardo può creare dipendenza, ed è bene stare in guardia da un suo uso eccessivo. Ad allarmare è proprio l’età dei giocatori, poichè nel 2021 la maggior parte dei nuovi conti era intestato a persone tra i 18 e i 24 anni.
Inoltre, uno studio molto recente ha evidenziato come almeno il 30% dei minorenni ha giocato d’azzardo almeno una volta nella sua vita. Si tratta di numeri decisamente preoccupanti, e di un trend che andrebbe contrastato. A livello italiano, la città dove si spende meno per il gioco d’azzardo, basandosi sui dati del 2022, è Rovigo, dove la spesa pro-capite ammonta a 833 euro all’anno. Tutt’altra storia si ha a Messina, la città dove invece si spende di più e si arriva ad una spesa pro-capite di 2.911 euro all’anno.
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