Il Governatore del Veneto Luca Zaia è intervenuto ieri sera, per la prima volta, a Che Tempo Che Fa su Rai 3. Tanti gli argomenti trattati, a partire dalla zona gialla per arrivare alla questione montagna passando per la gestione della sanità. Zaia rivendica la lungimirante gestione della pandemia e minimizza su possibili dissidi interni alla Lega e immagina un Natale tra pochi intimi pensando ai lavoratori della sanità che lo passeranno in corsia.
“Pur essendo rimasti in zona gialla abbiamo adottato ordinanze restrittive. Abbiamo scoraggiato le passeggiate nei centri storici e chiuso i negozi la domenica. La vera sfida sono gli assembramenti, altrimenti la curva tornerà a crescere”, dice il Presidente rispondendo a Fabio Fazio in merito alla zona gialla plus.
Sulla gestione della pandemia sottolinea: “Se tutti rispettassero le regole le restrizioni non servirebbero a molto. Questa fase durerà fino ad aprile, non possiamo continuare a gestirla a suon di restrizioni. Serve un nuovo patto con i cittadini: a marzo c’era paura di morire, ora sembra che sia un problema solo di chi è in ospedale”.
In merito alla Sanità Regionale e all’autonomia chiarisce: “Come governatori abbiamo la responsabilità di erogare i servizi sanitari e bisogna smettere di vedere uno scontro che non c’è tra Stato e Regioni. Le Regioni hanno votato tutti i dpcm del premier. Non siamo secessionisti: noi vediamo l’autonomia come assunzione di responsabilità, a Roma la vedono come una perdita di potere”.
E per quanto riguarda i Tamponi fai da te chiarisce: “Stiamo facendo test nelle microbiologie. Aspettiamo il via libera da Roma per distribuire i tamponi fai da te. Il tampone rapido ci sta permettendo di individuare e isolare molti positivi”.
A proposito della montagna e della stagione sciistica, ormai impossibile da salvare, dice: “L’economia montana in Veneto vale 2,5 miliardi. Prima di tutto va la salute, ma non dobbiamo dimenticare che a febbraio ospiteremo a Cortina i mondiali di sci. Se la logica è combattere gli assembramenti va fatto ovunque: non è corretto tenere aperti i grandi magazzini e lasciare chiusi gli impianti sciistici”.
Di eventuali aperture a Natale Zaia precisa che: “Innanzitutto bisogna portare rispetto ai lavoratori della sanità, che passeranno il giorno di Natale a salvare vite. Il 25 dicembre sarà un problema se continueranno ad esserci così tanti assembramenti. Rispetto alla prima ondata la percentuale di contagiati su tampone è meno di un terzo, ma abbiamo 600 ricoverati in più perché c’è chi ha abbassato la guardia. Passeremo un Natale in famiglia ristretto, senza veglioni o feste in piazza”.
Alla domanda su possibili dissidi interni al suo partito dice: “Il problema non è la Lega, ma le responsabilità: avendo ottenuto oltre il 76% alle ultime regionali le aspettative sono alte”.
Per quanto riguarda un possibile ingresso di Forza Italia in maggioranza dice: “Il popolo delega la sua volontà ai suoi rappresentanti, questo Governo non è legittimato dagli italiani. Meglio andare al voto ora. La situazione non si risolve con stampelle: serve stabilità”.