Donald Trump ce la sta mettendo tutta per portare più Paesi possibili sotto l’ombrello della nascente “NATO Araba”. Ma se alcune adesioni sono state spontanee ed entusiaste (come quella degli Emirati e del Bahrein), altre sono difficilmente realizzabili per la complessità della posta in palio e le possibili conseguenze: in particolare, nel mondo arabo, si tratta di quelle dell’Oman e soprattutto del Kuwait.
Le due “petromonarchie”, caratterizzate da una politica estera accorta e da un apprezzabile equilibrio verso i principali attori regionali, non vogliono sbilanciarsi troppo in quello che rischia di essere un boomerang diplomatico all’interno del variegato e complesso mondo arabo.
Il Kuwait, in particolare – divenuto celebre in Occidente ad inizio anni ’90 per essere stato invaso dall’Iraq di Saddam Hussein, evento che scatenò poi la Prima Guerra del Golfo – oggi si trova ad un bivio: scegliere se schierarsi dalla parte degli Stati Uniti, normalizzando le sue relazioni con Israele e sacrificando definitivamente la causa palestinese; oppure, in nome di quest’ultima, astenersi dal partecipare all’Accordo Abraham a trazione americana.
Il governo kuwaitiano ribadisce, infatti, l’auspicio che i Palestinesi abbiano un loro Stato indipendente, con capitale Gerusalemme Est e che rispecchi i confini del 1967 (secondo le risoluzioni ONU). Auspici che inevitabilmente vanno a cozzare con lo scenario che si sta delineando in base ai desiderata di Washington e Tel Aviv; ai quali il piccolo emirato affacciato sul Golfo Persico, allo stesso tempo, non è però indifferente. Con il risultato di una profonda spaccatura interna sul come agire.
Lo scorso 18 settembre, mentre si trovava negli Stati Uniti per cure mediche, il 90enne emiro kuwaitiano, lo sceicco Sabah Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah, è stato insignito della “Legion of Merit” americana. Personalmente per mano del Presidente Trump, per meriti “nell’armonizzare e pacificare il Medio Oriente”.
Basterà questa mossa diplomatica per convincere l’anziano Emiro del Kuwait?
Federico Kapnist