Tra Cortina e Misurina, a 1900 metri di quota, c’è un laghetto incantevole, caratterizzato dal contrasto dei colori turchese dell’acqua e bianco delle pareti rocciose: è il lago di Sorapiss, che prende il nome dalle splendide vette che lo sovrastano.
Da un po’ di anni, durante l’estate, questo posto magico viene colonizzato da orde di turisti irrispettosi che si accampano, mangiano e fanno il bagno come se fossero in una qualunque spiaggia dell’Adriatico, mettendo così in pericolo il fragile ecosistema.
La cosa quest’anno è ulteriormente aggravata dal fatto che ovunque vigono regole severe sui doveri di distanziamento, ma in questa terra di nessuno, ognuno si comporta come crede. Così dal gestore del vicino Rifugio Vandelli è partito un grido d’allarme per cercare di arginare il problema, arrivando ad invocare l’Esercito, dopo che anche l’intervento delle Regole d’Ampezzo sulla limitazione all’accesso all’acqua, per la salvaguardia del territorio, si era rivelato pressoché vano.