Ieri un po’ tutto il Veneto è stato colpito da un insolito maltempo per la stagione, con temporali e bombe d’acqua, come se si fosse già in piena estate.
Nel Trevigiano in particolare sono state le raffiche di vento e la grandine a destare preoccupazione nelle campagne, perché quest’anno, come fanno sapere da Coldiretti, dopo l’emergenza Covid, la siccità prolungata e le gelate tardive, maggio è partito con una serie di grandinate a macchia di leopardo, che stanno creando non pochi problemi.
Ieri pomeriggio in particolare la grandine ha interessato un po’ tutta la zona delle colline del Prosecco e dell’Unesco, tra Vidor e Farra, Valdobbiadene, Moriago e Cison Valmarino, accanendosi su una fascia piccola, ma preziosa, quella che va da Col San Martino a Colbertaldo, “come se la grandine avesse seguito una sorta di canale”. In un attimo, la temperatura è crollata, facendo riprecipitare tutta l’area in pieno inverno, con un strato di ghiaccio, che sembrava neve.
Innocente Nardi, presidente del Consorzio del Prosecco Docg di Conegliano-Valdobbiadene ha voluto rassicurare, facendo sapere che la denominazione fortunatamente ha registrato danni limitati, ma esprimendo la sua vicinanza alle aziende che invece sono state colpite in modo più pesante.
La Regione a tarda sera ha fatto sapere di avere già avviato tutte le procedure per la richiesta dello stato di crisi per i pesanti danni causati alla Marca, al Veneziano e, giovedì scorso alla Bassa Padovana.