“Bisogna fondere le autonomie dentro una legge quadro nazionale. Ripartiamo dal livello di condivisione buono raggiunto a fatica dal ministro Boccia – ha aggiunto Gelmini -. Serve ordine nelle diverse competenze. Non vogliamo il conflitto, ma non sappiamo come essere concludenti. Bisogna trovare una formula, i ministri dell’Innovazione e della Pubblica amministrazione ci stanno già lavorando. Draghi nella prima riunione ha voluto creare per questo dei comitati interministeriali”.
Ma il tema è divisivo, Gelmini lo sa, la base di partenza però già c’è, come la legge quadro a firma del suo predecessore. Ma la pandemia, e l’emergenza di questi ultimi mesi, hanno rallentato il processo verso l’autonomia come pure altre riforme. E pure Zaia non si fa illusioni: “Il parlamento in questo momento è impegnato nell’uscita dalla pandemia e così per l’esecutivo, per procedere a una riforma come l’autonomia, occorre che tutto questo sia passato, che il campo sia sgombro”.