Le lunghe code in montagna, che non sempre a dire il vero sono sinonimo di grande buon senso, dimostrano però che c’è voglia di riprendere la propria vita, di rivivere dei momenti di svago senza pensare a mascherine e distanziamento sociale.
E anche Nevegal 2021 continua a credere che da gennaio si potrà tornare a sciare e ha già venduto 500 skipass per il prossimo anno. La società, nata poco tempo fa, per volontà di Massimo Slaviero (Unifarco), Lionello Gorza (imprenditore e gestore degli impianti di risalita del Monte Avena), Roberto Pierobon (già presidente del collegio regionale dei Maestri di sci del Veneto) e Alessandro Molin (direttore della Scuola sci Nevegal) crede nel suo Colle e vuole investire nella ripresa.
“Per dare nuovo slancio e migliorare il comprensorio sciistico del Nevegal, il Comune di Belluno si è impegnato all’acquisizione degli impianti nella primavera del 2021. Questo permetterà di accedere ai contributi della Regione e della Provincia per far fronte a nuovi investimenti. L’inverno 2021 sarà un momento di RIPARTENZA proponendo per questo inverno l’apertura dello ski-lift del campo scuola e la seggiovia della Coca”, si legge sul sito.
In molti hanno sposato il progetto della società di rilanciare il Colle tanto caro ai Bellunesi e proprio non ci voleva quest’anno così sfortunato, ma gli amanti della montagna e dello sci non si sono fatti spaventare e anzi con l’acquisto dei biglietti stanno cercando di sostenere l’iniziativa.
Il Nevegal e le zone limitrofe mirano ad essere il collante tra il Veneto basso e la montagna in vista dei Mondiali di sci 2021, ma soprattutto delle Olimpiadi di Cortina d’Ampezzo e Milano del 2026. E presto partiranno anche i progetti con le scuole del territorio per mettere insieme nuove idee e avvicinare anche i più piccoli alla montagna. Ci sono le piste innevate, gli impianti sono pronti per partire, mancano solo gli sciatori ed un po’ di fiducia in più.