C’era una volta la vecchia Fondazione Cassamarca, quella storica e megalomane, dell’eterna gestione di Dino de Poli. Adesso è iniziato il nuovo corso, quello del neo presidente Luigi Garofalo e, nulla è più come prima, niente è lasciato al caso, abolite tutte le spese, “si usa quel che c’è”.
Dopo le vicissitudini finanziarie degli ultimi anni, Cassamarca sceglie di tornare alla sua missione originaria: tanta cultura, mostre, presentazioni, libri, corsi di formazione e master di eccellenza.
Anche per i Carraresi si cambia rotta, non più grandi mostre costose, ma spazio a fotografia e all’esposizione dello straordinario patrimonio della Fondazione.
Ed è proprio in questa nuova filosofia che si colloca l’apertura del Ristorante di Casa dei Carraresi, al piano terra del palazzo, con affaccio sulla Pescheria, arredato con sedie e mobili usati, recuperati qua e là e con una ricca libreria, allestita all’ingresso del locale.
Come ha detto il Presidente Garofalo, “Abbiamo buon vino, una libreria e tavoli per pranzare e cenare. Vorrei che questa diventasse la casa dei Trevigiani”.
Il sindaco Mario Conte, ha aggiunto che “aprire un locale in questo momento storico, potrebbe apparire come un gesto impavido, ma chi non investe, smette di credere nel futuro”.
Anche il Governatore Zaia si è congratulato per il piano di rilancio e per il cambio di marcia, ma soprattutto “per aver riportato Cassamarca al suo oggetto sociale, accanto ai Trevigiani, come propulsore di iniziative”.