Il Palaluxottica di Agordo (Belluno), progettato da Studio Botter di Agordo e Studio Bressan di Montebelluna, è il vincitore del Premio Architettura Città di Oderzo XVII edizione. Il Premio è organizzato dal Comune di Oderzo, dalla Provincia di Treviso, dall’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della Provincia di Treviso, dalla Fondazione Oderzo Cultura onlus e da Assindustria VenetoCentro.
Ecco come la giuria, fra le 10 opere della short list, ha motivato la scelta: “Frutto di una committenza chiara e coraggiosa, il progetto esprime una presenza dell’architettura sul territorio capace di qualificarlo con un intervento di qualità architettonica e di valenza sociale”.
La forza espressiva del legno, l’attenzione ai dettagli e il profilo architettonico che entra in relazione con quello delle montagne sono le caratteristiche di questo nuovo centro congressi situato ai margini dell’insediamento urbano. La scelta è stata quella di lavorare sull’esistente e sulle materie tipiche delle vicine costruzioni rurali.
La premiazione si è tenuta venerdì 23 aprile in diretta da Palazzo Foscolo a Oderzo con il presidente di giuria Paolo Baratta (economista e già ministro, per tre mandati consecutivi alla guida de La Biennale di Venezia). La cerimonia è stata introdotta dal presidente del Premio Marco Pagani (presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Treviso) collegato dalla sede dell’Ordine e moderata da Paola Pierotti (Architetto e Giornalista).
Il Premio Architettura Città di Oderzo è rivolto alla promozione dell’architettura nel Triveneto (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) focalizzando la sua attenzione sul concetto di “territorio”: l’architettura è infatti intesa come un servizio e un valore per il territorio e per la comunità.
“Siamo davvero soddisfatti che, nonostante il difficile periodo, il Premio Architettura si sia potuto svolgere. Ritengo che la cultura dell’Architettura e del Paesaggio sia un interesse collettivo e che sia di fondamentale importanza aumentare la consapevolezza dell’impatto positivo che la buona architettura può avere sulle trasformazioni e sulla competitività dei luoghi e della società. L’opera vincitrice ne è un chiaro esempio”, dicono dall’organizzazione.