Alla Festa nazionale dell’Unità a Ponte Alto a Modena, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – arrivato direttamente da Beirut – ha affrontato diversi temi caldi di questo periodo.
Interrogato sulle tempistiche del Recovery plan dice “non è in ritardo e rispetta la tabella di marcia dell’Ue e avrà l’obiettivo di avviare importanti riforme strutturali. Dietro ci deve essere un progetto per il Paese anche sul fronte delle infrastrutture, del lavoro e dell’eliminazione delle diseguaglianze”.
Sul Mes ci sarebbe un’apertura: “Se ci sarà bisogno, lo valuteremo assieme e proporrò una soluzione al Parlamento ed esamineremo nel dibattito in aula, in massima trasparenza, i regolamenti legati al Mes”. Affermazione che non è piaciuta al ministro Di Maio che sul Mes ha già detto no, a differenze degli alleati di governo che vorrebbero utilizzare i miliardi dell’Europa.
Per quanto riguarda la corsa alla regionali e possibili alleanze M5S e Pd spiega: “Credo che da esperienze positive che si consolidano negli anni possano nascere prospettive più durature, non voglio dire organiche. Anche perché c’è un centrodestra unito e presentarsi in modo sparpagliato significa presentarsi in modo impari”. Il premier ha però sottolineato che il voto delle regionali non intaccherà in alcun modo la tenuta e gli equilibri di governo.
Un’ultima battuta è sulla ripresa delle lezioni: “Siamo concentrati sulla sfida per la scuola” ha detto, precisando che l’obiettivo è quello di rafforzare il corpo docenti con un investimento di 7 miliardi da gennaio a ottobre, assicurando poi che tutti i ragazzi avranno i loro banchi.