Si mormora che il pomo della discordia, questa volta, sia stato l’aver concesso, da parte della Spagna, il ricovero ospedaliero a Brahim Ghali. Questi è il leader del Fronte Polisario, movimento per l’indipendenza del Sahara Occidentale considerato nemico dal Marocco.
La mossa di Madrid non è stata gradita a Rabat; che per tutta risposta ha scelto di utilizzare una delle armi più sottili ed efficaci per far pressione sul potente vicino iberico. Suggerendo, evidentemente, alle numerose guardie che di solito pattugliano l’area attorno a Ceuta, di girarsi dall’altra parte. Ceuta è l’enclave spagnola all’interno del Marocco; situata esattamente di fronte a Gibilterra e dove, da sempre, i marocchini provano ad insediarsi. Per evitare che questo accada, le guardie di confine sorvegliano, in base ad accordi bilaterali, le numerose barriere presenti.
Appena però le guardie smettono di pattugliare, succede che una folla di migliaia di persone riesca ad aggirare gli ostacoli e riversarsi in quella che è a tutti gli effetti terra spagnola. Cosa che si è puntualmente ripetuta nei giorni scorsi; con una folla di cittadini marocchini che, con ogni mezzo, sono giunti a Ceuta.
L’immigrazione clandestina è materia però assai importante in Spagna; dove non si fanno sterili polemiche tra destra e sinistra. E così il premier Sanchez, socialista, non ha perso tempo nel mobilitare l’esercito per difendere i confini spagnoli in Africa. Risultato, immediato blocco degli arrivi e migliaia di rimpatri.
Federico Kapnist