Qualche giorno fa Riccardo Masin (già sindaco di Galzignano Terme) è stato eletto presidente del Parco dei Colli Euganei, ma è anche presidente di Federcaccia Padova. E le critiche non si sono fatte attendere. A molti infatti questo doppio ruolo è apparso incompatibile.
“Non è vero – ribatte Masin – sono ambientalista e sono presidente di Federcaccia, associazione di cacciatori tra le più rappresentative e moderate, è molto collaborativa con il ministero dell’Ambiente, e poi io sono sindaco da due mandati, ho esperienza da vendere”.
Masin è lo stesso che nel 2016- 2017 chiese alla Regione di togliere Galzignano dalle tutele del parco: “Non è più una strada percorribile quella introdotta all’epoca dal consigliere Berlato e da me – spiega ora Masin -. Resta però il fatto che i vincoli ambientali risalgono al 1989, sarebbero forse da rivedere, è certo che gli agricoltori hanno serie difficoltà con i cinghiali, quindi serve facilitare l’attività dei selettori e agevolare la burocrazia, non si possono ignorare le esigenze delle 60 mila persone che vivono e lavorano sui colli”. Il vantaggio del restringimento del parco, infatti, andrebbe agli agricoltori: non è un caso che le associazioni di agricoltori venete abbiano augurato subito a Masin buon lavoro.
Gli esponenti ambientalisti della Bassa Padovana non usano mezzi termini: “Nemico giurato di tutto ciò che a suo avviso può limitare la cementificazione e la caccia nel Parco, Presidente dei Cacciatori – dice Francesco Miazzi –. Masin avrebbe sottratto alla tutela ambientale quelle valli che hanno l’inconfondibile impronta delle bonifiche cinquecentesche della Repubblica di Venezia: un paesaggio di straordinaria valenza storicoambientale”.