Mentre Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria diventano zone arancioni, e la provincia di Bolzano rossa, i Veneti possono ritenersi fortunati di essere ancora in zona gialla, ma la domanda è: per quanto ancora le circostanze saranno a nostro favore? “La situazione continua a peggiorare – dice il direttore del Dipartimento di prevenzione del ministero Gianni Rezza riferendosi alla diffusione del contagio nel nostro Paese – e giustifica l’adozione di interventi più restrittivi”.
E anche il governatore Zaia, con oltre 2mila nuovi contagi al giorno, lancia l’allarme sulla persistenza della ‘movida’ nelle piazze durante il fine settimana: “Sono imbarazzanti le foto viste in questo ultimo fine settimana delle piazze strapiene di gente, delle scampagnate. Sembra che si viva come non ci fosse un domani. Qui per colpa di pochi tutti rischiamo di rimetterci. Non è che se si rinuncia ad una domenica di spritz, alla ‘castagnata’, cade il mondo. Se noi dovessimo guardare al sistema ospedaliero – ha precisato – siamo in zona gialla senza problemi, ma guardando ad altre situazioni non sono mica così sicuro”. Nonostante questo, per il momento Zaia non sembra intenzionato ad imporre ulteriori strette con ordinanze regionali.
In questo periodo sono tornati attivi i covid Hospital e le tende riscaldate davanti agli ospedali, ma se la pressione sulle strutture dovesse crescere ulteriormente è possibile che anche il Veneto sarà presto costretto a salutare la zona gialla, che ad oggi concede ancora una certa libertà, finendo nell’incubo di un nuovo mini-lockdown.
Per quanto riguarda la cabina di regia a Roma, il governatore ha annunciato che il Veneto inserirà anche i test rapidi nel numero dei tamponi per il Covid, che attualmente comprende solo i molecolari “perché sono migliaia ogni giorno – ha sottolineato – altrimenti il dato ci penalizza rispetto ai positivi”.
Inoltre la Regione attiverà a breve una propria app che consentirà di seguire da remoto lo stato di salute dei malati o dei soggetti positivi in isolamento a casa, si chiamerà ‘Zero Covid Veneto‘. “Da domani – ha annunciato Zaia – saremo in Consiglio regionale per lavorare sui problemi normativi relativi alla privacy, dopodiché potremmo chiedere ai cittadini di scaricare volontariamente la app per essere seguiti da remoto. Questa non traccia niente, consente solo di seguire i malati a distanza, e non è in contrapposizione con Immuni”.
L.M.