Tutti conoscono re Erode, responsabile del “Massacro degli Innocenti” raccontato nel Vangelo di Matteo e a cui scampò Gesù Cristo fuggendo con la famiglia in Egitto.
In pochi sanno che il re della Giudea aveva un sontuoso palazzo nei pressi di Betlemme, oggi Israele, che venne totalmente coperto ed interrato all’approssimarsi della morte di Erode. E che tale rimase per circa 2.000 anni.
Scoperto negli anni scorsi ed immediatamente paragonato a Pompei per le straordinarie condizioni in cui ancora si trovava, da circa 13 anni è oggetto di grandi opere di scavo per riportarlo alla luce e renderlo accessibile ai turisti.
L’archeologo dell’Università Ebraica e responsabile degli scavi, Roi Porat, ha definito la scoperta un “impareggiabile laboratorio archeologico”. Da domenica, i primi turisti potranno accedervi e ammirare le vestigia del palazzo, tra le quali spiccano gli affreschi e soprattutto un teatro da 300 posti a sedere con tanto di scalinata e foyer.
F.K.