Non tutti lo sanno, ma è ancora possibile fare richiesta per uno dei bonus più ricchi di sempre: si possono ottenere fino a 3000 euro a famiglia.
C’è poco da dire a riguardo: in un periodo in cui molte famiglie italiane affrontano difficoltà economiche crescenti, ogni forma di sostegno può rappresentare un aiuto prezioso. Tra inflazione, aumento del costo della vita e spese sempre più onerose legate alla cura e all’educazione dei figli, molte famiglie faticano a far quadrare i conti. Crescere un bambino è da sempre un impegno finanziario importante, negli ultimi anni però, tra crisi economica e rincari, è una vera impresa.
Le famiglie, infatti, devono affrontare non solo spese quotidiane, ma anche costi legati all’istruzione e alla salute dei più piccoli, motivo per cui molti guardano con attenzione alle iniziative che possano offrire un sostegno concreto. Un aspetto particolarmente oneroso da sempre poi, soprattutto nei primi anni di vita di un bambino, è l’accesso ai servizi educativi come gli asili nido.
I costi legati alle rette possono rappresentare una voce di spesa significativa nel bilancio familiare, mettendo a dura prova anche i nuclei con entrate medie. Proprio per questo, il Governo e l’INPS hanno messo a punto il Bonus Asili Nido, un contributo economico pensato per aiutare le famiglie con bambini piccoli. Si tratta di un sostegno che può arrivare fino a 3.600 euro all’anno, erogati in rate mensili, a copertura delle spese per la retta dell’asilo.
Questo bonus si rivolge a chi ha figli iscritti in asili nido, sia pubblici che privati, e varia in base alla situazione economica della famiglia, con importi che dipendono dal valore dell’ISEE del minore. Il contributo può coprire fino a 11 mesi di rette, con un massimo di 327 euro al mese, un aiuto fondamentale questo per molte famiglie, soprattutto in un periodo in cui ogni spesa deve essere attentamente ponderata.
La misura però non si limita solo a chi usufruisce del servizio degli asili nido tradizionali: è disponibile anche per l’assistenza domiciliare, nel caso in cui un bambino non possa frequentare l’asilo per motivi di salute. Per ottenere il bonus però il tempo stringe: si può presentare domanda all’INPS entro il 31 dicembre 2024, includendo i dati del bambino, del genitore che sostiene le spese e le informazioni relative all’asilo nido. Ma non è tutto. Anche chi non ha potuto richiedere il bonus può comunque ottenere una detrazione fiscale del 19% sulle spese per l’asilo da inserire nella dichiarazione dei redditi.
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