C’erano tutti ieri all’inaugurazione dell’ex caserma Toigo, il Sindaco Jacopo Massaro, il Presidente della Provincia Roberto Padrin, l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, il Questore Lilia Fredella, il Prefetto Adriana Cogode, gli Onorevoli De Menech e Badole.
C’erano anche il Sottosegretario all’interno Carlo Sibilia, con delega proprio ai Vigili del fuoco e il Ministro, trichianese, per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che nel giorno del tragico anniversario del Vajont, ha voluto ricordare, che, “il 9 ottobre del 1963, i Vigili del Fuoco furono i primi ad arrivare sul luogo del disastro, lavorando per 60 giorni per recuperare oltre 1200 corpi e portare in salvo 60 persone”. Ribadendo anche il concetto, che come dimostrato dalla tempesta Vaia di due anni fa, la presenza e il soccorso dei Vigili del Fuoco sono fondamentali.
E, anche se il parto è stato lungo e complicato, undici anni di lavori e dodici milioni di costi, tra burocrazia asfissiante e ditte fallite, il nuovo Comando è “uno spazio proiettato nel futuro per rispondere in modo sempre più professionale alle richieste del territorio”, ha affermato Loris Muraro, direttore interregionale dei Vigili del fuoco.
Fabio Dattilo, presidente nazionale del Corpo, ha affermato che “questa è stata la prima caserma oggetto di rigenerazione urbana da parte del Comune di Belluno”, e che l’idea è quella di realizzare un nuovo grande Centro Coordinamento Soccorsi.