L’Agenzia ambientale della Regione ha rassicurato gli abitanti dell’area che si estende tra Ramedello di Fratta e Villanova del Ghebbo, in seguito all’incendio dell’altro giorno che ha devastato il Calzaturificio Callegari: le analisi sull’aria hanno dato esito negativo, escludendo quindi l’inquinamento ambientale. Per precauzione, dallo scoppio dell’incendio, un’ordinanza del sindaco aveva imposto di tenere porte e finestre chiuse fino al cessato allarme e vietato la raccolta e il consumo di frutta e verdura degli orti.
L’altro pomeriggio a Ramedello di Fratta era scoppiato un incendio nello storico “Calzaturificio Callegari”, fondato nel 1937. Le fiamme che si erano subito levate altissime, anche a causa del forte vento, avevano causato un incendio talmente devastante da essere visto a occhio nudo fino ad Occhiobello. Secondo le prime ricostruzioni, tutto parrebbe scaturito da un cortocircuito per il malfunzionamento di un quadro elettrico.
Gli operai al lavoro si erano accorti delle fiamme quando ormai era troppo tardi, perché il fuoco aveva già raggiunto gli scarti di lavorazione, altamente infiammabili e, pur avendo cercato in tutti i modi di spegnere il fuoco, avevano poi dovuto desistere e scappare per mettersi in salvo.
Oltre allo stabilimento industriale, le fiamme sospinte dal vento avevano avvolto anche due abitazioni vicine, distruggendone completamente una. Per cercare di domare il rogo, erano subito arrivate sul posto diverse squadre di soccorso, provenienti da Castelmassa, Legnago, Rovigo e Verona.
Anche se per fortuna non ci sono state vittime, la conta dei danni, ancora da stabilire, rischia di essere molto pesante. Il sindaco di Fratta, Giuseppe Tasso, aveva fatto sapere che le operazioni di spegnimento si erano rivelate molto più difficoltose del previsto. E, infatti erano andate avanti fino a notte inoltrata.
Ieri i vigili del fuoco hanno proseguito il lavoro di messa in sicurezza dei resti dello stabilimento. Molto preoccupati per il loro futuro occupazionale i circa 40 addetti del calzaturificio, che vedono a rischio il posto di lavoro.