La colpa sarebbe di una virata troppo stretta, sta di fatto che lunedì la fiancata della nave porta rinfuse delle Barbados «Baskop» – cento metri di lunghezza, 6.200 tonnellate di soda a bordo – ha finito per urtare la nave general cargo con bandiera di Togo «Cileen M», ormeggiata al Ciaw 1 e impegnata a scaricare 4.700 tonnellate di sabbia. Un incidente senza conseguenze, solo gli scafi dei due giganti hanno pagato il prezzo dello scontro.
Difficile pensare che qui potrà essere realizzata la stazione fuori dalla laguna individuata come auspicabile dal governo Draghi? L’incidente a Marghera, infatti, fa subito pensare a quando transiteranno anche le navi da crociera. Ma il presidente della Panfido Rimorchiatori, Davide Calderan esclude che simili episodi possano diventare più frequenti quel giorno: “Dopo l’incidente della Msc Opera del 2019, l’unico in decenni, i protocolli per le navi passeggeri sono ancora più stringenti, con tre rimorchiatori per ciascuna: quanto successo ieri è rarissimo per le navi merci, quasi impossibile per le crociere”.
Ma c’è già chi ha sollevato le barricate: “Era previsto, lo stiamo dicendo da anni, da quando la politica degli affari vuole portare le grandi navi a Marghera”, scrive su Facebook la senatrice M5s. “La soluzione Porto Marghera non è accettabile né in termini di sicurezza, né in termini di salvaguardia dell’ambiente“, le fanno eco i No Navi, sottolineando che l’incidente è avvenuto vicino alla banchina di Vecon, dove in un prossimo futuro dovrebbero andare le grandi navi da crociera, come deciso dal governo.
“Voler a tutti i costi far entrare le navi da crociera in un canale dove transitano navi commerciali è una follia, il rischio di incidenti è altissimo – prosegue Vanin -. La soluzione è togliere le grandi navi dalla laguna“. All’attacco anche il consigliere comunale
Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme): “Servono decisioni ragionevoli e responsabili, va trovata una mediazione tra business e tutela della salute e dell’ambiente”.
Da venice Port Community insistono a dire che: “Non si sono verificati né inquinamenti, né danni a persone e pure quelli agli scafi sono limitatissimi. È stato un evento dagli effetti trascurabili”.