L’espediente era stato ideato con la collaborazione di un commercialista inglese di origine italiana. La strategia utilizzata ha permesso alla società verificata di dedurre, tra il 2012 e il 2016, costi per royalties non dovute per un importo pari a 16,6 milioni di euro circa, con un’evasione complessivamente quantificata, ai fini delle imposte dirette, in oltre 4 milioni di euro.
Le Fiamme Gialle, esaminando la documentazione acquisita nel corso di una verifica fiscale e attraverso canali di cooperazione con le autorità fiscali estere, hanno accertato che il ‘brand’ era stato artificiosamente intestato ad un soggetto britannico, previo mandato fiduciario conferito da una società delle Isole Cayman, riconducibile però a persone fisiche di riferimento dell’azienda italiana.
La O Bag è una società per azioni che si occupa di produzione e commercializzazione di borse e articoli per la moda e opera in oltre 50 paesi nel mondo.