Era attesa per ieri l’ufficialità delle nomine dei nuovi direttori generali della sanità veneta, dopo la seduta di Giunta, ma alla fine non se n’è fatto niente. Il presidente Luca Zaia è intervenuto chiarendo: “Non passano da lì i nomi, non è lì che si fanno questi conti. E comunque c’è ancora tempo per chiudere la lista, stiamo facendo un bel lavoro e ci saranno delle sorprese”.
E aggiunge: “Potremmo essere pronti per fine settimana, magari direttamente lunedì: immagino che ci sia molto fermento sul territorio, la partita è importante, delicata, bisogna mettere insieme gente che sappia lavorare in squadra, è necessario che l’amministratore di una Azienda ospedaliera dialoghi con il suo omologo dell’Ulss e viceversa, per questo i nomi vanno scelti con grande attenzione perchè è fondamentale, soprattutto in questa situazione pandemica, la sinergia tra i massimi dirigenti”.
Zaia ci tiene a sottolineare: “Abbiamo cercato di costruire un team di personalità e professionalità che condividano scelte comuni”, ma non si è sbilanciato a dire altro. Ma alcune indiscrezioni dicono che il complesso puzzle di nomi sarebbe già stato completato, tra conferme e qualche trasferta.
Ecco cosa pare trasparire ad oggi: per Verona sia il dottor Pietro Girardi a capo dell’Ulss 9 scaligera che il commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Francesco Cobello rimarrebbero dove sono. Nessun nuovo arrivo dopo che il veronese Giovanni Pavesi, indicato tra i candidati per piazzale Stefani, la scorsa settimana è stato chiamato da Letizia Moratti a fare il direttore generale della sanità della Lombardia, lasciando così vuota anche la sedia dell’Ulss 8 di Vicenza, per la quale è in pole position Annamaria Tomasella, attuale direttore amministrativo dell’Ulss 2 della Marca Trevigiana.
I pronostici vedono poi Giuseppe Dal Ben all’Azienda ospedaliera di Padova mentre Carlo Bramezza alla 3 di Venezia. Sembrano infine certe la conferma di Francesco Benazzi all’Ulss 2 di Treviso e di Patrizia Simionato all’Azienda Zero.