Cinque domande sullo sviluppo infrastrutturale del territorio e sulle possibilità per il futuro della montagna. Sono la base del breve questionario che Confartigianato Belluno sottoporrà nelle prossime settimane ai suoi associati.
“L’obiettivo è sondare il terreno delle aziende artigiane e sentire direttamente dagli imprenditori e dalle piccole e medie imprese che vivono e operano sul territorio cosa ritengono prioritario nella costruzione del Bellunese da qui ai prossimi anni – spiega la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella -. In particolare, poniamo l’attenzione allo sviluppo infrastrutturale, anche alla luce del protocollo d’intesa Regione-Provincia-Rfi per il treno delle Dolomiti. Intendiamo fare la nostra parte nell’idea di visione del territorio, convinti che ogni proposta debba partire dal basso e dalle reali esigenze di chi abita e lavora in montagna”.
Il questionario è costruito con una serie di domande preliminari introduttive, in modo da delineare settore di attività e collocazione geografica delle aziende. Poi procede con le cinque domande mirate sullo sviluppo infrastrutturale: quattro chiuse e una aperta. “Se ci fosse l’autostrada con sbocco a Nord, come ritiene cambierebbe il lavoro/modo di lavorare/business per la sua impresa? Per nulla/poco/tanto/tantissimo”. “Se ci fosse lo sbocco a Nord ferroviario (es. Calalzo-Sillian), come ritiene cambierebbe il lavoro/modo di lavorare/business per la sua impresa? Per nulla/poco/tanto/tantissimo”. “Se ci fosse il treno delle Dolomiti, come ritiene cambierebbe il lavoro/modo di lavorare/business per la sua impresa? Per nulla/poco/tanto/tantissimo” “Se ci fosse la banda ultra larga con copertura capillare, come ritiene cambierebbe il lavoro/modo di lavorare/business per la sua impresa? Per nulla/poco/tanto/tantissimo”. In chiusura, la domanda aperta: “Quale infrastruttura ritiene indispensabile per il futuro del nostro territorio?”.
“I questionari saranno sottoposti a brevissimo, in modo da raccogliere le risposte degli associati già a settembre e poter elaborare i dati nel giro di qualche settimana – conclude la presidente Scarzanella -. Dopodiché presenteremo la nostra proposta al Tavolo infrastrutture, che procederà con la stesura di un report da recapitare alla Provincia. Siamo convinti che il nostro territorio ha una forza inesplorata: è solo questione di dargli le opere infrastrutturali di cui ha bisogno”.
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