Ieri è terminato l’anno di Padova Capitale Europea del Volontariato chiusosi con l’evento “Insieme si può”, che è stato l’occasione per il passaggio di testimone dalla città patavina a Berlino. Alla manifestazione online oltre al vicesindaco della città patavina, Andrea Micalizzi, sono intervenuti David Sassoli, Romano Prodi, Antonella Ruggiero, Stefano Massini, Telmo Pievani, Andrea Pennacchi, Giovanni Moro, Riccardo Bonacina, Udo Gumpel, Lejla Sehic Relic e Gabriella Civico.
Un’occasione per parlare di piccole e grandi realtà che hanno rinnovato il proprio impegno nei confronti delle persone più fragili e bisognose, in un momento difficile in cui finalmente in molti si sono accorti dell’importanza di tante associazioni che spesso restano nell’ombra.
“Sono molto felice di festeggiare con voi – dice in apertura David Sassoli, presidente del Parlamento europeo – il passaggio di testimone di Capitale europea del volontariato, da Padova a Berlino, due città europee unite nel segno della fratellanza e della solidarietà”.
E continua: “In questo momento così difficile è necessario il contributo di tutti, dalle istituzioni, alle città, ai corpi intermedi, alle nostre opinioni pubbliche per superare una stagione difficile e proiettarci verso un futuro migliore. Durante questa pandemia, le azioni di volontariato e di solidarietà hanno svolto un ruolo determinante: cosa saremmo stati senza i volontari, i giovani, ma tutti coloro che si sono rimboccati le maniche e che hanno aiutato i nostri cittadini a resistere a questa drammatica stagione? In questo senso, la città di Padova ha rappresentato un modello virtuoso nel campo del volontariato, basti pensare ai numerosi progetti di assistenza, di accoglienza e d’integrazione che sono stati portati avanti in questi anni e che hanno dato vita a percorsi di collaborazione anche con altre realtà italiane ma, non solo, anche europee”.
Per questa ragione, sottolinea Sassoli, “credo che sia molto importante non solo condividere le esperienze, elaborare progetti e trovare strategie comuni ma anche rafforzare le reti europea della solidarietà. Questa crisi ci sta insegnando che solo insieme possiamo ripartire, che solo insieme possiamo farcela”