Che l’Italia sia un Paese con molti anziani lo confermano anche i dati: ci sono quasi 14 milioni di anziani over 65, la metà dei quali over 75, e questo ci annovera tra le popolazioni più longeve d’Europa. Per rendere più concreti questi numeri, basterà pensare che nella sola Rovigo ogni 100 ragazzi fino ai 14 anni ci sono ben 242,4 persone over 65.
Insomma viviamo sempre più a lungo, ma invecchiare è una sfida che deve essere affrontata anche a livello sociale e sanitario e questi temi sono stati al centro di un incontro, promosso da Auser Provinciale Rovigo, nell’ambito del progetto #AnzianialCentro per coinvolgere e connettere le comunità per un invecchiamento attivo.
“Per creare modelli efficaci di cura e rafforzare le relazioni sociali crediamo che si debba instaurare un sodalizio nel territorio tra pubblico, privato e volontariato competente – ha detto Marinella Mantovani, presidente Auser Provinciale Rovigo -. Gli anziani hanno bisogno di spazi relazionali, nei quali potersi esprimere e raccontare, valorizzare i propri talenti e mettersi a servizio delle comunità in modo nuovo. Gli anziani che hanno l’opportunità di frequentare ambienti coesi e aperti soffrono meno la solitudine e sono meno esposti alla probabilità di ammalarsi”.
“Con questo incontro volevamo avviare una riflessione, in sinergia con alcuni dei soggetti competenti nel territorio, della necessità di una riforma organica, che integri politiche socio- sanitarie mirate, con strategie che consentano alla società di tutelarsi di fronte alle sue crescenti esigenze”, ha concluso la Mantovani.
Durante la mattina i volontari hanno raccontato le numerose attività che Auser promuove, in convenzione con Enti Locali e Azienda Sanitaria Locale. Prendendosi cura dei propri anziani ci si prende cura anche della propria comunità.