Ci stava provando la sottosegretaria Alessandra Todde, del Ministero dello Sviluppo Economico, a salvare Acc e traghettarla verso il progetto ItalComp. Acc, azienda di compressori per frigoriferi di Borgo Valbelluna, in amministrazione straordinaria e, già da tempo in crisi di liquidità, aveva chiesto un prestito di circa 12 milioni di euro ad un pool di banche, che si erano dette disposte a concederlo, a patto che il finanziamento fosse subordinato all’autorizzazione all’aiuto di Stato da parte della Commissione Europea e ad una garanzia del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La Commissione però, anziché dare il suo parere, ha chiesto per due volte chiarimenti, rimandando di fatto la decisione a data da destinarsi. Acc sta esaurendo i soldi in cassa e, se dovesse non farcela, farebbe saltare anche tutto il progetto ItalComp, lasciando senza lavoro oltre alle 300 famiglie venete, anche le 400 piemontesi dell’ex Embraco di Riva di Chieri, Torino.
E così ieri, si è tenuta una riunione tra Regione Veneto e Regione Piemonte, nelle figure rispettivamente dell’assessore al lavoro Elena Donazzan e la collega piemontese Elena Chiorino che sarebbero pronte a mettere in gioco le finanziarie Veneto Sviluppo e Finpiemonte.
L’incontro ha avuto l’obiettivo di fare il punto e verificare lo stato di avanzamento del progetto industriale Italcomp, il polo nazionale del compressore, e di valutare in maniera congiunta e coordinata ogni forma di sostegno utile e possibile alla realizzazione dello stesso.