Oggi tocca a Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise – le prime tre regioni che diventano ‘bianche’ – che potranno dire addio al coprifuoco e salutare le riaperture di ristoranti e bar anche al chiuso, piscine coperte, parchi tematici, sale giochi, wedding, fiere, sagre, circhi, corsi di formazione e convegni. Resta lo stop, invece, per le discoteche come luogo di ballo.
Dall’1 giugno inoltre si potrà mangiare nei locali al chiuso ed assistere agli eventi sportivi al coperto (con capienza al 25%) in tutta Italia e dal 7 giugno il coprifuoco slitta alle 24 a livello nazionale, per le regioni non ancora bianche.
La corsa alle riaperture è sostenuta dalla campagna vaccinale – anche ieri sopra le 500mila somministrazioni giornaliere dopo il record di venerdì – e dal continuo calo di contagi e vittime: ieri i morti sono stati 44, il numero più basso dallo scorso 14 ottobre. In continua diminuzione i ricoverati in terapia intensiva (sono 1.061), che si avviano a scendere sotto quota mille dopo mesi. In risalita invece il tasso di positività, all’1,8% (+0,5% rispetto a ieri).
Con questi numeri, il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, si sente ottimista: “Non dobbiamo preoccuparci dell’aumento di contagi in Inghilterra: lì ci sono stati seimila casi di variante indiana, di cui 5mila da persone non vaccinate. In Italia la variante indiana è all’1%. Noi dobbiamo correre con la vaccinazione, completare le seconde dosi, continuare con mascherine e distanze e insieme ci lasceremo questa situazione alle spalle”. Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato la proroga dell’ordinanza, fino al 21 giugno, che vieta l’ingresso in Italia per chi proviene da India, Bangladesh e Sri Lanka.
Secondo l’attuale andamento dei contagi, dal 7 giugno saranno in bianco anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, mentre dal 14 dovrebbe toccare a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla provincia di Trento. Le ultime sette regioni ancora gialle potrebbero cambiare colore dal 21 giugno, con l’inizio dell’estate.
Il calendario delle riaperture prevede (per le regioni non bianche) il via libera dal 15 giugno ai matrimoni con cerimonia, parchi tematici e congressi; dal 21 giugno via il coprifuoco; dall’1 luglio riprendono infine corsi di formazione, centri benessere, sale giochi, eventi sportivi al chiuso, piscine coperte.
Per quanto riguarda i vaccini, giovedì prossimo si archivia definitivamente il sistema delle fasce di età (già bypassato in alcune Regioni dai vari open day organizzati), e chiunque, dai dodicenni in su, potrà vaccinarsi. Per la fascia dei ragazzi tra i 12 ed i 15 anni l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) entro oggi dovrebbe dare il suo parere, dopo l’ok arrivato dall’Ema. “Pensare agli adolescenti e ai bambini – ha spiegato il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù – è importante perché sappiamo che se vogliamo limitare la catena della trasmissione questo è il meccanismo”.
Le somministrazioni totali sono 34.234.814, le persone immunizzate sono 11.785.375 (un italiano su 5). E a giugno sono attese oltre 20 milioni di dosi. Mentre parte la vaccinazione ‘universale’ c’è il problema di raggiungere i soggetti in età vulnerabile che finora non si sono vaccinati: si tratta in primo luogo di 375mila over 80 (poco più dell’8% della popolazione complessiva di quella fascia d’età); poi 1 milione e 97mila tra i 70 ed i 79 anni (il 18%) e 2 milioni e 345mila tra i 60 ed i 69 anni (il 31%). Sempre dal 3 giugno, infine, le somministrazioni potranno avvenire anche nelle aziende: nelle scorse settimane oltre 700 avevano dato disponibilità.