In Veneto si vive bene. A dirlo la classifica di Italia Oggi 2020: Vicenza, Padova, Verona e Treviso sono fra le migliori 10 province del Belpaese per qualità della vita. Questo è il risultato del report realizzato dall’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Italia Oggi e Cattolica Assicurazioni.
La ricerca prende in considerazione parametri come lavoro, tenore di vita, sicurezza, ambiente, istruzione, formazione, tempo libero e turismo, dati che poi vengono incrociati per stilare una classifica – giunta alla 22ª edizione – delle migliori città italiane in cui vivere.
Escluse Venezia e Belluno, le altre cinque province venete hanno scalato la classifica: ottimo risultato in particolare per Vicenza che agguanta il terzo posto del podio (era 14ª nel 2019) e Padova quarta (era 11ª). Ai primi sue posti invece ci sono Pordenone e Trento.
Verona è sesta, un balzo non da poco dato che era 23ª lo scorso anno, seguita da Treviso che si conferma al settimo posto come nell’edizione precedente. Belluno è al 19º posto, un risultato in negativo dato che perde 14 posizioni, mentre Rovigo al 20º scala oltre 20 posizioni. Confermato il trentesimo posto per Venezia per il secondo anno consecutivo.
Nel dettaglio Padova si conferma la migliore per quanto riguarda gli indicatori del benessere economico e la qualità dell’ambiente, Verona è in testa per quanto riguarda istruzione e formazione e Vicenza è la più sicura sia per quanto riguarda i reati che la sicurezza sociale (dalla sicurezza sul lavoro agli incidenti stradali).
Nel complesso quindi il Veneto esce rafforzato da questa classifica, e in parte cavalca anche l’onda lunga della gestione della pandemia da parte Zaia, il cui modello è stato considerato vincente.
Per quanto riguarda il resto del paese deludono le grandi aree urbane: per trovare Milano bisogna scendere alla posizione 45 (era 29ª); Roma è al 50° posto (ma in risalita dal 76°), Torino al 64° (dal 49°) Napoli è in coda (103ª, era terzultima)
Quello che emerge dai dati è che la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 60 su 107 province italiane e dagli stessi si desume che circa il 42,5% della popolazione italiana (era circa il 44% lo scorso anno) vive in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente.
Il gruppo di province caratterizzate da un livello di qualità della vita insufficiente è composto quest’anno esclusivamente da province dell’Italia meridionale e insulare. Il che significa che la qualità della vita di oltre il 60,1% della popolazione residente nel Mezzogiorno è al di sotto di livelli considerati accettabili.