S’intitola “Storie di sviluppo rurale tra presente e futuro” la docuserie della Regione Veneto dedicata agli agricoltori che, utilizzando i fondi europei del Programma di sviluppo rurale (Psr), hanno investito in innovazione, sostenibilità ambientale e competitività aziendale.
Tra loro c’è la società agricola La Dea di Cittadella, associata a Confagricoltura Padova, o come l’ha ribattezzata la Regione nella story pubblicata sul sito del Psr, “la dea che protegge il benessere degli animali”. Il giovane titolare Emanuele Zanon ha investito 491.000 euro, di cui metà finanziati dalla Regione, in migliorie per la stalla e la salvaguardia dell’ambiente. Ha installato infatti ventole di aerazione per il benessere delle vacche e un sistema di pannelli fotovoltaici per rendere la struttura più sostenibile, associando un miscelatore per ottimizzare il residuo consumo di gasolio. Inoltre ha acquistato una nuova sala mungitura, modernizzata e informatizzata, che consente di monitorare tutto ciò che succede nell’allevamento, con ricadute sia sul benessere degli animali che sulla produttività.
“L’aiuto dei fondi europei ha permesso all’azienda di migliorare ciò che già fa e perseguire gli obiettivi prefissati – spiega Emanuele Zanon, 33 anni, che ha preso le redini dell’azienda familiare nel 2016, 170 vacche da latte per una produzione giornaliera di 70 quintali di latte, che conferisce alle Latterie Soligo -. Senza questi fondi le migliorie non sarebbero state possibili. In questi anni ho visto tanti piccoli allevamenti chiudere, mentre quelli di grandi dimensioni si ingrandivano. Credo che, invece, bisognerebbe dare sostegno proprio alle piccole aziende, in modo da garantire la diversità che è la caratteristica italiana, evitando di uniformarci ad altri Paesi che hanno, invece, nelle grandi dimensioni il loro punto di forza. La nostra azienda ha fatto un salto in avanti sia con le ventole, che garantiscono agli animali aria fresca e pulita, sia con la sala mungitura informatizzata, perché tutti i dati vengono scaricati sul computer e posso controllare facilmente la mandria. In futuro mi piacerebbe anche realizzare un box esterno per dare più spazio all’esterno alle vacche”.
Emanuele Zanon si è laureato in biotecnologie con il massimo dei voti. “Avrebbe avuto l’opportunità di andare a lavorare in ospedale, ma ha scelto di lavorare in azienda – racconta il padre Giancarlo, presidente dell’Alta Padovana e membro della sezione latte di Confagricoltura Veneto –. Per me è motivo di grande orgoglio vedere che quello che abbiamo fatto in tanti anni di lavoro viene portato avanti da un giovane. Emanuele si alza alle 4 e mezzo del mattino e va avanti fino alle 6 di sera, sabato e domenica compresi. Ha tanta voglia di fare e di migliorare e questo non può che essere una grande spinta in avanti per l’attività aziendale”.
Sottolinea Mathias Peraro, referente degli allevatori dell’Alto Padovano per Confagricoltura Padova: “Ritengo che sia doveroso nutrire una grande ammirazione per questi giovani che credono ancora nell’agricoltura e nel reddito agricolo. Non stiamo parlando di vigneto, ma di un’attività che funziona 365 giorni all’anno e ha bisogno di braccia e sacrifici. Per fortuna il prezzo del latte è in ripresa, anche se a preoccuparci sono la sovraproduzione della Lombardia e l’aumento del costo delle materie prime necessarie per l’alimentazione bovina, che incide per oltre il 60 per cento sulle spese”.