L’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi si scaglia contro l’attuale primo cittadino: “Sboarina in piena pandemia ha aumentato a dismisura la Tari! Secondo il Centro Studi Uil, nel 2020 Verona ha rincarato la tassa rifiuti alle famiglie del 6,7% rispetto al 2019. La media nazionale è dello 0,8%, quindi il dato di Verona è otto volte superiore a quello italiano e la nostra città è nella top ten di questa non certo meritevole classifica”.
Tosi ricorda che “Sboarina non solo ha disatteso la promessa elettorale di riduzione dei tributi e delle tasse locali, ma addirittura le ha aumentate in un periodo storico così drammatico e difficile sul piano economico per le famiglie. La pandemia, oltre alle pesanti conseguenze sul piano sanitario, ha infatti impoverito la città, cittadini, attività economiche e famiglie veronesi. Ciononostante il Sindaco e l’amministrazione comunale, non paghi di non aver messo un euro di ristori per le attività che soffrono le restrizioni o le chiusure, hanno pensato bene pure di incrementare il salasso tributario per le famiglie”.
Tra il 2016 e il 2020, ovvero in 5 anni, la Tassa sui Rifiuti (TARI), è aumenta mediamente del 2,4%, mentre nell’ultimo anno l’aumento è stato pari allo 0,8% sul 2019. In valori assoluti, spiega Ivana Veronese – Segretaria Confederale UIL – le famiglie italiane verseranno, nel 2020, nelle casse comunali, in media 307 euro, a fronte dei 304 del 2019 e dei 299 versati nel 2016.
È quanto scaturisce dallo studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della UIL che ha elaborato i costi in 105 città capoluogo di provincia. Il campione si riferisce ad una famiglia composta da quattro componenti con una casa di 80 mq. Nelle città in cui è in vigore la tariffa puntuale (TARIP) si è fatto riferimento agli “svuotamenti minimi” e le tariffe sono comprensive dell’IVA al 10%. La TARI è comprensiva del tributo provinciale ambientale (TEFA).
In valori assoluti, nel 2020 – illustra Ivana Veronese – il costo maggiore si registra a Trapani con 494 euro medi l’anno a famiglia; a Crotone si versano 476 euro; a Benevento 472 euro; ad Agrigento 470 euro; a Reggio Calabria 461 euro; a Cagliari 458 euro; a Salerno e Asti 455 euro; a Messina 450 euro e a Napoli 442 euro.
Si paga decisamente meno a Potenza, 133 euro l’anno a famiglia; a Novara 164 euro; a Belluno 170 euro; a Macerata 179 euro; a Brescia 184 euro; a Vercelli 183 euro; ad Ascoli Piceno 186 euro; a Pordenone 188 euro; a Vibo Valentia 190 euro e a Fermo 191 euro.
Per quanto riguarda le città metropolitane, la tassa sui rifiuti pesa per 461 euro all’anno a famiglia a Reggio Calabria; 458 euro a Cagliari; 450 euro a Messina; 442 euro a Napoli; 403 euro a Catania; 371 euro a Genova; 355 euro a Bari; 336 euro a Milano; 329 euro a Torino; 322 euro a Roma; 304 euro a Venezia; 282 euro a Palermo; 249 euro a Firenze e 228 euro a Bologna.