L’ultimo disperato tentativo dei 400 lavoratori della Ex-Embraco di Riva di Chieri, in provincia di Torino, che per giorni sono rimasti a protestare fuori dall’ex azienda, contro il loro licenziamento, al gelo, sotto la neve, è stata una lettera inviata al nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Pubblicata anche su Facebook, alla pagina “Ventures. Ex lavoratori Embraco” parla molto chiaramente del mancato sostegno da parte del sistema bancario.
Ex Embraco e Acc di Borgo Valbelluna farebbero parte del progetto voluto dal governo, di un grande polo italiano del freddo, specializzato nella produzione di compressori per frigoriferi e denominato Italcomp, che secondo i piani dovrebbe nascere tra qualche mese, anche se ormai il condizionale e d’obbligo perché la situazione si sta trascinando da troppi mesi, facendo un passo avanti e due indietro.
E, anche per quanto riguarda Acc, in crisi di liquidità, gli istituti bancari chiamati ad erogare un finanziamento, che sarebbe comunque garantito sia da Sace che dallo Stato, continuano a tergiversare, pur essendo stati convocati anche dalla Regione Veneto nei giorni scorsi, giustificando la cosa con il bisogno di maggiori approfondimenti sul dossier.
Ed essendo ormai il destino delle due aziende legato, si è anche cercato attraverso un accordo tra il commissario straordinario di Acc, Maurizio Castro, e i sindacati, di offrire l’opportunità agli operai specializzati torinesi rimasti disoccupati, di essere assunti da Acc.
Domani sarà diffusa anche una seconda lettera, questa volta firmata dai lavoratori di Acc e indirizzata ai ministri Federico D’Incà e Daniele Franco, entrambi bellunesi, che vuole essere “un richiamo alla comune origine e una richiesta di intervento per difendere storia e futuro industriale del nostro territorio a partire da Acc”.
Inoltre, Massimiliano Nobis di Fim-cisl, Barbara Tibaldi di Fiom-cgil e Gianluca Ficco di Uilm-Uil hanno chiesto un incontro al neo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e al ministro del Lavoro Andrea Orlando, per discutere insieme il progetto Italcomp.
Ieri anche la giunta bellunese ha approvato un ordine del giorno affinchè possano essere concessi i finanziamenti ad Acc.