Il Veneto è tornato oggi in zona gialla e quindi le varie città hanno deciso di riaprire musei e mostre, rimaste a lungo chiuse. Così ha fatto anche la Padova, con la mostra “Van Gogh – I colori della vita” che riaprirà i battenti domani, martedì 2 febbraio. “Se le cose dovessero proseguire in modo più sereno, ovvero senza nuove aperture a singhiozzo, siamo quasi certi di poter compiere una proroga sostanziosa di un paio di mesi, che ci potrebbe così portare fino a giugno”. Ad annunciarlo è Marco Goldin, curatore della mostra realizzata al Centro Culturale San Gaetano in via Altinate.
Per l’occasione Goldin ha voluto realizzare una sorta di “re-inaugurazione”, durante la quale ha avuto modo di fare un bilancio della situazione: “Tra colori regionali e scadenze di Dpcm abbiamo al momento deciso di attivare le prenotazioni fino al 12 febbraio, e da quando lo abbiamo annunciato il nostro call center è stato letteralmente preso d’assalto tanto che solo sabato abbiamo venduto 1.000 biglietti e nonostante gli orari prolungati (dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30, mentre al venerdì la chiusura è prevista per le ore 20) ci sono giornate che già registrano il tutto esaurito. Questa è una nuova partenza, speriamo che il percorso sia lungo e non tortuoso: ho praticamente già strappato ai musei che ci hanno prestato le opere una proroga fino a giugno, ora tutto dipende dalla situazione sanitaria e dalle decisioni governative”, ma è già una grande vittoria.
Anche se ancora quella della chiusura dei musei nei weekend è una cosa che Goldin non sopporta: “Trovo insensato che una mostra già ampiamente contingentata e visitabile solo su prenotazione debba rimanere chiusa, davvero non lo capisco anche perché la gente durante la settimana lavora, ma evidentemente queste norme sono scritte da persone che non conoscono il senso del lavoro”.
Dello stesso parere il sindaco Sergio Giordani: “Faremo di tutto perché questa magnifica mostra rimanga aperta anche sabato e domenica, e siamo disponibili a prolungarla qualora si potesse”. Anche l’assessore alla cultura Andrea Colasio spiega: “Non solo una mostra così importante avrebbe meritato un ristoro importante, e adesso invece merita di rimanere aperta anche nei weekend: trovo folle che debba chiudere al sabato e alla domenica, è inspiegabile dato che con le prenotazioni già si limitano gli accessi. Io e l’amministrazione siamo pronti a scrivere al Ministero per sollevare il problema”.