La Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un’intervista al Corriere della Sera, cercando di fare il punto sulla situazione socio-economica, in cui versa il Paese, esorta il governo ad una maggiore concretezza, lamentando “tante parole e niente fatti”.
Alla notizia dell’ennesima proroga dello stato di emergenza, Casellati chiede la verità, perché non si può continuare “ad oscillare tra incertezze e paure”, non riuscendo a programmare nulla e, “perché la gente non tollererebbe un secondo lockdown, sia dal punto di vista sociale, che da quello economico”. “Vedo solo la necessità di essere severi nel far rispettare le regole, l’allarmismo non serve, crea solo sfiducia”.
È evidente a tutti che l’emergenza sanitaria finirà solo il giorno in cui avremo un vaccino, ma, nel frattempo, la vita non può e non deve fermarsi, “abbiamo dimostrato che con cautela e responsabilità si può continuare a lavorare. Capisco le ragioni dell’emergenza, ma non vorrei che tra proposte di democrazia diretta, appelli al voto a distanza e ricorso continuo ai decreti-legge, si finisse per abbattere il Parlamento e quindi la democrazia rappresentativa”.
Il rischio reale, continua Casellati, “è quello legato alla recessione economica e alla mancanza di lavoro: il paradosso dell’Istat ci dice che il reddito delle famiglie cala, a fronte dell’aumento di bollette e pressione fiscale”.
Affrontando poi il discorso dei fondi in arrivo dall’Europa, la Presidente del Senato si dice preoccupata perché “manca una visione strategica, lungimirante del futuro e dello sviluppo, si mettono solo delle toppe qua e là, non c’è una chiara linea politica e, il fatto stesso che il Piano si chiami Next Generations, significa che è stato pensato per i giovani, perché prepari il loro futuro e perché possano essere loro i protagonisti della rinascita dell’Italia.
“Senza una politica con la P maiuscola, capace di costruire il Progetto Italia per i prossimi 30 anni, non andiamo da nessuna parte”.
Casellati sostiene che far ripartire il Paese debba avere la priorità su tutto e che le leve dell’economia siano sempre infrastrutture, investimenti e imprese, “per dare lavoro e soldi agli Italiani”.
Affrontando il discorso delle Riforme, Casellati si è detta favorevole a rafforzare i compiti delle autonomie e ad una limitazione dei decreti legge, troppo abusati da questo governo.