Il primo giugno l’aeroporto di Treviso riapre, tornano gli aerei e i passeggeri, ma non lasciamoci ingannare, non tutto sarà come prima. Bisognerà valutare le scelte con calma, in base soprattutto alla ripartenza del turismo. Per la città però è un nuovo inizio: dopo mesi di chiusura il Canova diventa anche hub di Ryanair, con nuove rotte e un deciso potenziamento.
“Riprenderemo con gradualità, non abbiamo ancora contezza del numero dei voli – spiega Corrado Fischer, direttore operativo di Save -. Il vettore di riferimento ha messo a disposizione una stagione ricca con destinazioni interessanti e, stando al trend degli aspetti epidemiologici e la campagna vaccinale, auspichiamo che l’estate possa essere densa di soddisfazioni. Dalle prime stime sul settore aeroportuale però, a livello generale, i dati del 2019 si rivedranno nel 2024“.
Per riavere tre milioni di passeggeri la Marca dovrà quindi attendere: “Treviso è l’aeroporto veneto rimasto chiuso più a lungo – continua Fischer -. Per noi è stato un colpo al cuore ma siamo stati costretti a questa scelta dalla totale assenza di traffico. Ora ci sono l’entusiasmo e la voglia di ripartire, sperando in una crescita continua”.
Il personale – che aveva protestato con i sindacati davanti al Canova per chiedere garanzie su contratti – sarà reintegrato progressivamente: “Abbiamo già completato i cicli di addestramento e inserimento del personale operativo diretto, di supporto e di staff, la forza lavoro nei primi giorni sarà tarata sugli orari dei voli e verrà confermata in base alle necessità”.
Un’altra incognita, spinosa, per Save e AerTre riguarda il masterplan da 54 milioni di euro per il miglioramento infrastrutturale del Canova. “Il piano deve essere attuato, la società di gestione è decisa nell’investimento, un team numeroso sta lavorando sulla predisposizione della conformità urbanistica” sottolinea Fischer.
“Appena avremo tutte le autorizzazioni procederemo ma un’agenda con i tempi oggi non è possibile. Il nostro masterplan non prevede grandi ampliamenti sul terminal e sui volumi di traffico, ci sono delle regole da rispettare, ma si concentrerà su viabilità, ambiente, servizi.. Attendiamo i tempi tecnici del Ministero dei Trasporti”.