La bassa adesione alla campagna vaccinale dei veneti tra i 60 e i 69 anni (finora ha ricevuto la prima dose il 46,8%) insieme all’importante aumento di vaccini anti-Covid a disposizione, ha permesso alla Regione di anticipare a ieri le prenotazioni per la fascia d’età 50-59 anni, inizialmente prevista fra fine maggio e le prime settimane di luglio.
Dopo l’annuncio del presidente Luca Zaia, in diretta tv, il portale delle prenotazioni è stato preso d’assalto, intasando i sistemi informatici. In poche ore sono stati riservati 100 mila posti, con punte di seimila ogni cinque minuti. “C’è tempo fino al 9 giugno — assicura Zaia — c’è spazio per tutti gli 800mila veneti che rientrano in questa coorte, ne faccio parte anch’io. Il 16% è già stato immunizzato perché appartenente alle categorie prioritarie, cioè disabili, soggetti vulnerabili, sanitari, insegnanti, forze dell’ordine. Essendo la parte produttiva della popolazione è la più in movimento, quindi la vaccinazione è una protezione importante. Restano aperte pure le agende per i cittadini dai 60 anni in su che non si sono ancora prenotati e che possono farlo in qualsiasi momento”.
“Con questi ritmi — aggiunge il presidente — contiamo di somministrare la prima dose entro la fine del mese anche alla coorte 40/49 anni. Dopodiché non escludo il liberi tutti”.Forse l’ottimismo è precoce, ma di certo sono tanti i veneti che con l’avvicinarsi dell’estate e la ritrovata possibilità di muoversi hanno pensato di vaccinarsi.
Alla fascia 50-59 sono riservati Pfizer Biontech e Moderna ma, partendo dai prenotati di ieri, il richiamo non si assumerà più rispettivamente dopo 21 e 28 giorni ma, secondo le ultime disposizioni del ministero della Salute, dopo 42, per consentire un maggior sviluppo della risposta immunitaria.
Il commissario per l’emergenza il 13 maggio farà visita in Veneto e toccherà tre province. Alle 9.30 incontrerà prefetti e vertici delle forze dell’ordine al padiglione Rama dell’ospedale dell’Angelo a Mestre; alle 11 vedrà l’hub del Padiglione Aquae a Porto Marghera, dove è previsto un punto stampa; intorno alle 12.30 arriverà a Padova, per passare in rassegna i centri vaccinali operativi in Fiera e all’ex ospedale militare; nel tardo pomeriggio si trasferirà alla base dell’Aeronautica militare, all’aeroporto di Villafranca di Verona.
Il Veneto è una delle regioni che sta rispettando al meglio la tabella di marcia indicata da Figliuolo, con 44.744 vaccini inoculati anche giovedì, per un totale di 1.925.867 utilizzati. Finora ha assunto la prima dose un terzo della popolazione, nel dettaglio il 96,3% degli over 80, il 78,4% della coorte 70/79 anni, il 69,5% dei disabili e il 62,9% dei soggetti vulnerabili.