“Basta morti e incidenti sul lavoro”. Stamattina, lunedì 24 maggio, l’assemblea dei delegati dei lavoratori per la sicurezza di Cgil, Cisl e Uil Treviso ha votato il “Patto della Marca Trevigiana per la Sicurezza e la Salute nei luoghi di lavoro”, documento che è stato successivamente consegnato al Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà.
La morte di Mattia Battistetti a Montebelluna e gli altri incidenti che si sono verificati nei giorni scorsi hanno riportato al centro dell’attenzione il dramma degli infortuni sul lavoro anche sul territorio trevigiano. Fatti che, sostengono i sindacati, mettono in evidenza come siano necessari non solo più controlli, ma anche una formazione continua rivolta ad aziende e dipendenti.
Nel documento consegnato al prefetto sono contenute diverse richieste: “È necessario mettere in campo una campagna straordinaria di formazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro che sia mirata, effettiva ed aggiuntiva a quanto previsto ora dalle norme” ribadiscono Mauro Visentin, segretario generale Cgil Treviso, Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno Treviso, e Gianluca Fraioli, segretario generale Uil Treviso.
“La formazione deve essere tracciabile e certificata e diventare fattore premiante nei bandi di appalto per la realizzazione delle opere o di fornitura di merci e servizi per tutti gli enti pubblici e per tutte le aziende private associate alle rappresentanze di categoria. Inoltre, la Marca Trevigiana ha la necessità di moltiplicare il numero di verifiche ispettive nelle aziende e nei cantieri. La prevenzione deve rappresentare un investimento, e non un costo”.
In copertina Gianluca Fraioli (Uil), Massimiliano Paglini (Cisl) e Mauro Visentin (Cgil) all’uscita dall’incontro con il prefetto.