Abbiamo finalmente archiviato un anno difficile, sotto molti punti di vista e l’arrivo dei primi vaccini ci fa intravedere un barlume in fondo al tunnel dell’emergenza sanitaria. Più complicato invece capire cosa potrà accadere dal punto di vista economico. Il coronavirus infatti si è rivelato una specie di piaga per alcuni settori e una manna dal cielo per altri. L’andamento della Borsa di Milano è stato molto altalenante per tutto il 2020, ma quattro titoli veneti, più uno, possono entrare trionfanti nel nuovo anno, proprio grazie al cambiamento, di bisogni e abitudini, indotto dal virus.
Il caso più eclatante e citato è sicuramente quello di De’ Longhi, di Treviso, il cui titolo cresciuto del 38%, ha permesso alla società di capitalizzare un miliardo di euro in un solo anno, grazie al ripiegamento in casa di gran parte dell’umanità, che ha stimolato un’impennata di richieste di piccoli elettrodomestici, da quelli per preparare il caffè a quelli per impastare pane o pasta.
Il virus ha dato un grande impulso anche a Carel, di Brugine, in provincia di Padova, azienda leader nei sistemi di controllo per impianti refrigeranti, cresciuta di quasi il 40%, nonostante, “i sistemi di raffreddamento e condizionamento di ristoranti e strutture ricettive, oppure legati all’automotive, nel 2020 non abbiano trainato, ma l’epidemia ha imposto un’accelerazione straordinaria a tutte le applicazioni digitali, si sono scoperte le potenzialità del cloud e ogni centro di calcolo, che si installa nel mondo, ha bisogno di soluzioni di refrigerazione estremamente sofisticate e accurate”, come ha voluto sottolineare l’amministratore delegato di Carel, Francesco Nalini. Senza contare poi l’impennata di richieste di impianti di sanificazione dell’aria, per ospedali o strutture ricettive, molte delle quali arrivate dalla Cina.
Quasi più 20% anche per Sicit, azienda di Chiampo, in provincia di Vicenza, considerata molto attrattiva, per la sua filosofia green e per il suo orientamento all’economia circolare, con la trasformazione dei residui animali, della lavorazione della concia, in pregiati prodotti per l’agricoltura. Cresciuta di quasi il 9% la veneziana Zignago Vetro, sulla scia dei contenitori speciali per la farmaceutica.
Poi c’è lo strano caso di Somec, gruppo di San Vendemmiano, in provincia di Treviso, specializzato in rivestimenti architettonici speciali e in allestimenti navali, che stando alla performance della Borsa, avrebbe registrato – 30,95%, ma che da tutta la stampa economica specializzata è giudicato il titolo più sottovalutato. Infatti Oscar Marchetto, presidente di Somec, ci tiene a far saper che è tutto fuorché preoccupato e, che ha un portafoglio ordini di ben 850 milioni di euro.
“Dagli Usa, in sette mesi, abbiamo ricevuto più ordini che in tutto il 2019. I nostri clienti cinesi stanno programmando di costruire 30 navi in 10 anni. E, se le navi da crociera quest’anno sono rimaste in porto, saranno prese d’assalto non appena il virus sarà sconfitto. Il desiderio che abbiamo tutti, è di recuperare le vacanze e i viaggi, che non abbiamo potuto fare”.