La Msc Magnifica, il 12 giugno, sarà la prima nave da crociera a tornare a Venezia dopo più di un anno e mezzo dall’ultima, il giorno dopo sarà la volta della Msc Orchestra. La notizia l’ha portata il presidente del Veneto Luca Zaia durante la conferenza stampa di ieri mattina.
“Questo annuncio ci permette di pensare che Venezia tornerà quella di prima – ha detto Zaia -. Speriamo di poter arrivare presto a Porto Marghera come previsto dall’ultimo decreto, intanto si parte con due navi”. “È un segnale di ripresa per la filiera turistica, così guardiamo al futuro con speranza e coraggio”, ha twittato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
MSC mi ha confermato le #crociere su #Venezia! Si parte con due navi. Bene! Una bella notizia per la Città e un segnale di ripresa per la filiera turistica, che ci permette di guardare al #futuro con speranza e coraggio ??❤️@MSC_Crociere @comunevenezia
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) April 14, 2021
Per l’estate è improbabile che saranno già pronti gli «approdi diffusi» di Marghera, individuati nei due terminal container di Vecon e Tiv e quindi verrà utilizzato il vecchio (e contestato) tragitto: bocca di porto di Lido, bacino di San Marco, canale della Giudecca e stazione Marittima. “Abbiamo aspettato 9 anni una soluzione, non vedo il problema di farlo per pochi mesi ancora – dice il vicesindaco di Venezia Andrea Tomaello, riferendosi al decreto Clini-Passera del 2012 -. Poi dobbiamo essere veloci ad allestire gli approdi alternativi”. Diverso il parere di AmbienteVenezia che insiste: “Fuori le grandi navi dalla laguna, ora e sempre”.
Il governo Draghi due settimane fa ha delineato, con un decreto legge ad hoc, il futuro delle crociere a Venezia: l’Autorità di sistema portuale, entro i primi di giugno, dovrà bandire un concorso di idee internazionale per raccogliere ipotesi su terminal fuori dalla laguna, sia per le crociere che per i container.
Lo stesso Porto ha bandito la progettazione di un nuovo terminal sul canale industriale nord di Marghera. “Il governo ha deciso di fare il terminal in mare, una cosa abbastanza assurda – ha ribadito ieri Brugnaro -. Vedremo quali sono queste idee mitiche”. La commissione ha acquisito un documento sul piano, che sarebbe pronto in 28 mesi di lavori, con un investimento di 180 milioni di euro, più il costo delle motonavi per trasportare i crocieristi.