Molti veronesi la ricordano come ex Zoo, i più giovani la conoscono come spazio per il tempo libero, altri ricollegano la sua esistenza a episodi di cronaca legati al degrado. Parliamo dell’area del Bastione di Santo Spirito, 50 mila metri quadrati delimitati da circonvallazione Oriani, Porta Palio, via Dal Cero e via Città di Nimes. Per 25 anni ha ospitato il celebre Giardino Zoologico cittadino, aperto nel 1971 e chiuso a fine anni Novanta in quanto obsoleto e insostenibile per il bilancio comunale, e da allora quello spazio è stato a disposizione dei cittadini.
La posizione strategica, la conformazione naturale e la presenza di edifici architettonicamente interessanti, ne fanno un’area dalle enormi potenzialità, ad oggi purtroppo inespresse, e che invece l’amministrazione intende trasformare in nuove opportunità. Un tentativo in tale senso era già stato fatto quest’estate nel bastione adiacente con l’avvio del primo Murafestival, un programma di eventi culturali, ludici e sportivi aperti a tutti, per oltre due mesi di iniziative, con l’obiettivo di rendere il bastione il più fruibile possibile.
Il futuro dell’ex Zoo sarà quindi affidato alle idee e alle visioni di giovani architetti, che metteranno nero su bianco ciò che immaginano possa diventare quest’area per attrarre cittadini e turisti e trasformarsi in un luogo dove sostenibilità, cultura e innovazione si fondono.
Individuata la meta, ovvero il recupero del bastione e la sua valorizzazione, serve quindi stabilire ‘come’ raggiungerla, quali mezzi, strumenti e risorse si possono adoperare a tale fine. La giunta ha scelto la modalità del concorso di progettazione; il partner scelto dal Comune per questa nuova scommessa è l’Università IUAV di Venezia, eccellenza riconosciuta nel campo della progettazione urbanistica. La formula di concorso prevede la predisposizione di un apposito Bando pubblico dedicato a progettisti Under 35 iscritti agli Albi Professionali. Il concorso riguarderà la redazione di un progetto secondo temi propri degli ambiti relativi alla riqualificazione, rigenerazione e riuso, in un’area di Verona, quella appunto dell’ex Zoo, in cui poter applicare formule innovative di progetto urbano.
Gli elaborati che parteciperanno al concorso diventeranno parte integrante della progettazione vera e propria per la riqualificazione dell’area, oltre a diventare oggetto di una mostra pubblica e il punto di partenza per conferenze, incontri e dibattiti legati al tema della rigenerazione urbana, uno dei cardini su cui si basa la pianificazione urbanistica avviata dall’Amministrazione.
“Le cinta muraria e i suoi bastioni sono un altro importante tassello del quadro che andiamo disegnare sullo sviluppo urbano della città – spiega l’assessore Pianificazione urbana Ilaria Segala -. Anche qui vale il principio della rigenerazione, laddove al posto degli edifici da demolire e riconvertire ci sono aree di grande pregio che non vengono valorizzate come meriterebbero. Per l’area dell’ex Zoo mettiamo in campo le idee progettuali di giovani architetti, un nuovo modo di fare pianificazione che va oltre i confini territoriali e cerca di dare impulsi moderni e innovativi allo sviluppo sostenibile del territorio. Sono anni che si parla di valorizzare i bastioni cittadini e renderli fruibili alla comunità, tuttavia non hanno mai superato il limite dell’area verde in cui passeggiare o fare sport. Il primo Murafestival realizzato quest’estate ha avuto successo e ha confermato il potenziale di queste aree. Lavoriamo per trasformarlo in opportunità”.
