L’arte è vita. Una frase fatta che mai come in questo periodo ha acquisito il suo significato più vero. Ieri, 22 febbraio, dalle ore 19, i teatri hanno riacceso le luci dopo la lunga chiusura, e l’hanno fatto per attirare l’attenzione. L’iniziativa si chiama “Facciamo luce sul Teatro” ed è promossa da Unita (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo), l’associazione nata a favore dei teatri e presieduta dall’attrice Vittoria Puccini.
A Venezia, il Teatro Toniolo, il Teatro Momo, il Teatro del Parco e il Teatrino Groggia, ma anche La Fenice hanno risposto all’appello lanciato dall’associazione che ha invitato “le donne e gli uomini che gestiscono i teatri italiani ad accendere le luci e aprire, in sicurezza, luoghi simbolo degli stop imposti dalla pandemia“. Davanti alle porte del Teatro Toniolo, simbolicamente aperte, erano presenti Vittoria Puccini, assieme alla presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, all’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini e alla presidente della Commissione Cultura Giorgia Pea, oltre che al direttore artistico di Arteven Giancarlo Marinelli e ad altri rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo veneziani
La manifestazione a favore dei teatri e dei luoghi della cultura lancia un segnale di speranza e un appello per una possibile ripartenza in sicurezza a un anno di distanza dal primo provvedimento governativo che ha deciso la chiusura immediata nelle principali regioni del Nord, estendendo rapidamente il provvedimento a tutto il territorio nazionale.
Con questa iniziativa, Unita chiede “al nuovo Governo e a tutta la cittadinanza che si torni immediatamente a parlare di Teatro e di spettacolo dal vivo, che si programmi e si renda pubblico un piano che porti prima possibile ad una riapertura in sicurezza di questi luoghi. I cittadini potranno manifestare la loro vicinanza lasciando un commento sui canali social dell’associazione”.
A Vicenza: “I teatri sono chiusi da molto tempo. Da troppo tempo non è possibile accedere ad una forma di cultura a cui eravamo abituati e di cui ora sentiamo la mancanza. Lo spettacolo dal vivo permette di condividere l’emozione con gli attori e con gli altri spettatori, aspetti che non sono possibili, allo stesso modo, attraverso la fruizione online che in questi mesi ci ha fatto sentire meno soli”. È questo il commento dell’assessore alla cultura Simona Siotto all’iniziativa di Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo.
All’iniziativa hanno aderito anche i teatri della città: il Teatro Comunale di Vicenza, il Teatro Astra con la Piccionaia, il Teatro spazio Bixio con Theama Teatro e Kitchen teatro indipendente.
E poi anche Treviso e Padova hanno partecipato all’evento con i loro teatri e organizzazioni. Oggi a Verona, dalle 10 alle 12, in piazza Bra a Verona, davanti all’Arena, c’è stato un Flash mob delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della cultura. Sarà presente Ottavia Piccolo.
“Martedì – dichiarano Nicola Atalmi (Slc Cgil Veneto), Mauro Vianello (Fistel Cisl Veneto) e Enrico De Giuli (Uilcom Veneto) – è l’anniversario della prima chiusura dei luoghi della cultura e dello spettacolo. Il settore che in Italia, durante questa pandemia, si è fermato per primo e che purtroppo sarà l’ultimo a ripartire. Migliaia di donne e uomini che di mestiere producono cultura e spettacolo, piccole e grandi realtà come Teatri, Fondazioni, scuole di danza e di musica, associazioni, specialisti degli spettacoli sono fermi, spesso senza ammortizzatori e prospettive certe. Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil, assieme a tante associazioni e movimenti, in questi giorni hanno voluto tenere accesi i riflettori su un settore fatto di passione e professionalità, che ha anche un peso importante su tutto il sistema turistico del nostro Paese. Ci siamo rivolti al Governo e abbiamo incontrato nell’ottobre scorso la Regione Veneto per costruire una rete a sostegno del settore e dei suoi lavoratori. In occasione di questo triste anniversario di chiusura sosteniamo, ed invitiamo tutti a farlo, tutte le mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo e della produzione culturale. Noi saremo di nuovo a Verona, come già nel luglio scorso, davanti all’Arena, luogo simbolico internazionale, per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori della cultura e dello spettacolo assieme ad Ottavia Piccolo”.