Nella migliore delle previsioni l’Italia conta di poter arrivare a misure meno rigide per due terzi del territorio. A restare rosse sarebbero quasi sicuramente Calabria, Campania, Puglia e Valle d’Aosta a cui rischia di aggiungersi anche la Sardegna. “L’indice Rt è in miglioramento (è a 0,92, la scorsa settimana era a 0,98 ndr.), e alcune Regioni passeranno in zona arancione – conferma a Sky TG24 il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, intervenuto a ‘Buongiorno’.
Le cinque regioni che sperano di uscire dalla zona rossa da lunedì prossimo sono Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Tutte a gran voce invocano la ripartenza, questa volta definitiva.
E, nonostante le polemiche, il premier pensa anche ad “un piano di riapertura delle fiere e degli eventi” per guardare “al futuro delle prossime settimane”. Draghi, commentando le contestazioni in piazza dei commercianti in questi giorni, condanna gli episodi di violenza (i tafferugli di martedì scorso a Montecitorio hanno provocato il ferimento di due poliziotti) ma ha specificato, “capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta”.
Intanto secondo una stima dell’ Associazione Nazionale Palestre e Lavoratori Sportivi, molti titolari di strutture hanno deciso di riaprire in barba ai decreti anti-Covid e sarebbero già il 20%. E continuano in diverse città le proteste di ristoratori, ambulanti e lavoratori del settore dei gioco legale.
Ma ci sono alcune regioni che già pensano alle prossime vacanze e con i loro rappresentanti, Christian Solinas e Nello Musumeci, chiedono al Governo Draghi di “avere il coraggio” di andare oltre la proposta di vaccinazione delle sole isole minori del Paese, puntando su Sardegna e Sicilia. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, infatti dice: “La Grecia ha tante isole e per quello si sta muovendo in quella direzione, noi potremmo farlo. Il punto è creare meccanismi per cui sia semplice circolare. La direzione mi sembra abbastanza chiara”.
Sul fronte delle attività culturali, il ministero e le Regioni sono al lavoro per ridefinire per un Piano sui protocolli per la riapertura di teatri, cinema, musei e spettacoli dal vivo. Tra le novità potrebbe esserci l’aumento del numero di spettatori (in particolare nelle strutture all’aperto). Il nuovo documento sarà vagliato dal Cts, per definire una serie di misure a seconda dei colori assegnati ai vari territori.