Anche questa volta durante la discussione alla Camera sulla Legge di Bilancio, la confusione l’ha fatta da padrone. I lavori della commissione Bilancio, iniziati alle 9,30 di ieri sono stati sospesi più volte e poi ripresi nel pomeriggio con il voto sugli emendamenti, un numero davvero spropositato. Il via libera è arrivato solo in tarda serata, ma l’allungarsi dei tempi ha fatto slittare a martedì l’approdo alla Camera. L’obiettivo resta comunque quello di votare il testo prima di Natale e trasmetterlo al Senato per il via libera definitivo.
A rallentare i lavori in particolare, le proteste dell’opposizione su alcuni emendamenti che erano stati riformulati, tra i quali il più ostico era il cosiddetto ’emendamento Costa’ che prevede il rimborso delle spese legali per gli imputati assolti con sentenza penale passata in giudicato, che poi è stato approvato.
Un sottobosco di emendamenti, più o meno importanti, che sono stati gettai frettolosamente nel calderone della Legge di Bilancio per essere approvati. Tra le novità più attese la proroga fino alla fine del 2022 per il superbonus 110%, nel caso entro giugno si siano già completati il 60% dei lavori.
Novità anche per quanto riguarda i bonus edilizi, il bonus auto elettriche, la Cig anche per i lavoratori autonomi (Iscro), il sostegno al turismo, l’assunzione di medici ed infermieri per somministrare il vaccino anti-Covid, ma tengono banco anche il bonus tv, le aliquote sulle sigarette elettroniche, l’aliquota agevolata al 10% sul cibo da asporto e consegnato a domicilio. Tra i meno conosciuti il ‘bonus idrico’ da mille euro da utilizzare per le spese di sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia.
Poi ancora ci sarà un fondo per le mamme detenute e per quelle che dopo la gravidanza vogliono rientrare nel mercato del lavoro. Arriva anche la sospensione dei versamenti delle imposte sul reddito, dell’Iva e dei contributi previdenziali, per le associazioni sportive fino al 28 febbraio 2021.
L’elenco potrebbe continuare ancora per molto, e anche se diversi emendamenti possono essere condivisibili e rappresentare un importante aiuto per tante famiglie, alcuni dimostrano quanto poco il governo e chi siede a Roma conosca i problemi reali del Paese.
Un esempio tra tutti può essere il cosiddetto ‘Bonus Chef’: un emendamento a sostegno del settore della ristorazione, tra i più colpiti dalla crisi del Covid, che prevede di introdurre un credito d’imposta fino al 40% delle spese sostenute – tra il primo gennaio 2021 e il 30 giugno 2021 – dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti per l’acquisto di macchinari e attrezzature professionali e per i corsi di aggiornamento. Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 6mila euro, nel limite complessivo di 1 milione per il 2021, ed è utilizzabile solo in compensazione.
Con ristoranti chiusi e alberghi che lavorano a regime ridotto, e tanti addirittura che non riapriranno, in quanti vorranno investire su macchinari nuovi o corsi quando mancano i soldi per pagare gli stipendi o la cassa integrazione ai propri dipendenti?
Forse sarebbe stato più utile organizzare un tavolo tecnico e confrontarsi con chi tutti i giorni, con immensa fatica, cerca di andare avanti e chiedere loro di cosa avessero davvero bisogno.
L.M.