I più distratti forse non se ne saranno accorti, ma i più attenti avranno notato che tra gli sponsor dell’Hellas Verona compare adesso la società “Justmary” leader nel commercio della cannabis legale.
Non ci è voluto molto che anche la politica veronese dicesse la sua su questa scelta, se non altro bizzarra. Tra i primi ad intervenire nel dibattito è stato Giorgio Pasetto, esponente dei radicali veronesi che si domandava, ironicamente, cosa avrebbe detto l’amministrazione comunale e il sindaco Sboarina, tifosissimo dell’Hellas.
Mentre da Palazzo Barbieri per il momento non arriva alcuna risposta, piomba però come un fulmine la dichiarazione di Vito Comencini, parlamentare leghista, ex consigliere comunale, che definisce la scelta della squadra “inopportuna”, spiegando che bisogna andare oltre gli interessi economici perché lo sport e il calcio rappresentano una serie di valori importanti e sono un riferimento per tanti giovani.
Per precisione sarà il caso di dire che l’Hellas non ha stretto un accordo direttamente con Justmary, ma con la società milanese di servizi sportivi Infront, che si occupa di cercare sponsorizzazioni di “seconda fascia”, per tutti gli spazi pubblicitari del club all’interno dello stadio. E in questo modo la società sponsorizza anche altri due club di A, Udinese e Sampdoria.
Matteo Moretti, amministratore della società di cannabis light, aveva detto: “Il nostro vero trionfo è stato quello di essere accettati come sponsor. La cannabis legale viene dalla maggior parte delle persone vista come droga, e soffre di molti pregiudizi, mentre Justmary e le aziende del settore offrono posti di lavoro, pagano le tasse e creano ricchezza per il Paese”.
Inutile dire che non tutti la vedono come lui, ma per il momento tutto tace e anche dall’Hellas e dal presidente Setti non giunge alcuna replica.
L.M.